Napoli, minorenne pestato dal branco su un treno della Cumana: salvato dai passeggeri

Violenza gratuita a bordo di un treno della linea Cumana, dove un minorenne è stato brutalmente pestato da un branco di quattro giovani nella serata di venerdì, 22 novembre.

Napoli. Minorenne pestato dal branco su un treno della Cumana: salvato dai passeggeri

 

L’aggressione è avvenuta intorno alle 21, quando il convoglio, partito da Montesanto e diretto a Quarto, si trovava tra le fermate La Trencia e Pianura. Secondo la ricostruzione del deputato Francesco Emilio Borrelli di Alleanza Verdi Sinistra, i quattro aggressori sono saliti sul treno alla fermata La Trencia. Dopo aver infastidito il giovane, che viaggiava con un amico che indossava una tuta sportiva del Sorrento Calcio, hanno scatenato una violenza improvvisa e senza apparente motivo.

Il pestaggio è stato interrotto grazie all’intervento tempestivo di un passeggero, Pasquale Alonzi, che ha soccorso la vittima e avvisato il capotreno. Quest’ultimo ha bloccato il convoglio alla stazione di Pianura e allertato i carabinieri. Tuttavia, i quattro aggressori sono riusciti a dileguarsi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.

La testimonianza di chi è intervenuto

 

“Abbiamo visto i quattro ragazzi salire alla fermata La Trencia”, racconta Alonzi. “In pochi minuti hanno attaccato il giovane in modo rapido e violento, senza alcuna provocazione. Ho fatto il possibile per soccorrerlo e avvisare il capotreno. Mi auguro che le telecamere abbiano ripreso i volti degli aggressori per identificarli e assicurarli alla giustizia”.

L’episodio, definito “un pestaggio vigliacco e brutale” da Borrelli, riaccende i riflettori sull’emergenza delle baby gang e della violenza tra giovanissimi. “La situazione è ormai fuori controllo”, denuncia il deputato, chiedendo indagini rapide e severe. “Bisogna visionare tutte le telecamere del treno e delle stazioni per identificare gli aggressori e punirli come meritano. Allo stesso tempo, è necessario un intervento straordinario per prevenire queste barbarie”.

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