E’ stato un anno ricco di eventi il 2019. Notizie spesso tragiche, altre bellissime. Come le Universiadi del 2019, che hanno acceso i riflettori sul Golfo di Napoli e portato la nostra città al centro del mondo. Atre che hanno scatenato un’ondata di polemiche, come le nozze trash di Tony Colombo e Tina Rispoli.
Noemi, l’agguato e il risveglio dal coma
Probabilmente tutti ricorderemo il 2019 come l’anno di Noemi, la bimba ferita in piazza Nazionale a Napoli lo scorso maggio durante un agguato e risvegliatasi dal coma dopo due settimane. È il 3 di maggio del 2019, nel primo pomeriggio un uomo spara a piazza Nazionale contro un nemico di camorra. In strada c’è una bella bimba, bionda e innocente, si chiama Noemi, viene colpita da un proiettile. Le indagini consentiranno di bloccare l’uomo che ha sparato, Armando De Re, faranno luce sui motivi della sparatoria, ma la città non riesce a distrarsi da quella stanza del Santobono dove Noemi lotta per non morire. La bimba si è salvata ma è diventata il simbolo di una città dove non si esita a sparare, nemmeno fra i bimbi.
Arresto di Marco Di Lauro e 126 arresti all’Alleanza di Secondigliano
Sul fronte della camorra, la notizia dell’anno è sicuramente l’arresto del boss Marco Di Lauro, il figlio di Ciruzzo ‘o Milionario. E’ il 2 marzo scorso quando uno dei superlitanti più importanti d’Italia, ricercato da 14 anni, viene catturato in un’abitazione di Chiaiano in via Scaglione. Il suo nascondiglio è a una manciata di metri dal suo feudo, Secondigliano, la roccaforte della camorra e della droga ereditata dal padre. Nell’operazione furono coinvolte Polizia, carabinieri e guardia di finanza dopo anni di pedinamenti, appostamenti, intercettazioni telefoniche. L’uomo è stato protagonista tra il 2003 ed il 2005 di una delle più sanguinose faide di camorra, tra gli uomini fedeli al clan e quelli che volevano mettersi in proprio e per questo definiti gli “scissionisti” o i “girati”.
A mettere in ginocchio la camorra dell’area nord di Napoli, oltre all’arresto di Marco Di Lauro, anche il blitz ai danni dell’Alleanza di Secondigliano. Centoventise le ordinanze di custodia cautelare messe a segno dalle forze dell’ordine lo scorso giugno ai danni dei clan Contini, Licciardi e Mallardo, storicamente egemoni nel centro e nella periferia settentrionale di Napoli e da sempre infiltrati nell’economia e nell’imprenditoria in diverse regioni italiane. L’operazione è stata condotta dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Napoli con la collaborazione della polizia di Stato e della Dia. In calo gli omicidi a stampo camorristico: su 24 delitti consumati a Napoli e provincia, solo 10 porterebbero la firma dei clan.
Norina, il femminicidio a Melito. Un mese dopo Fortuna a Miano
Norina Matuozzo, 32 anni, è probabilmente la vittima di femminicidio più importante del 2019 a Napoli. La donna fu uccisa il 2 marzo, lo stesso giorno dell’arresto di Marco Di Lauro. Due eventi apparentemente scollegati, ma in realtà densi di collegamenti e retroscena. Il killer di Norina, infatti, è Salvatore Tamburrino, 41 anni, affiliato proprio al clan Di Lauro. L’uomo uccise la donna a colpi di pistola al culmine di un raptus di gelosia: non accettava la separazione tra i due. La donna, vittima di abusi e violenze sin dall’inizio della relazione con il camorrista, è diventata nei mesi uno dei simboli della lotta contro la violenza sulle donne. Neanche un mese dopo dalla morte di Norina, a Miano, vittima delle violenze del marito fu Fortuna Bellisario.
Tony e Tina, il matrimonio trash
Marzo 2019 sarà invece ricordato come il mese di Tony e Tina, entrambi convolati a nozze. Lo sfarzoso matrimonio con tanto di carrozza, giocolieri, trampolieri e cavalli bianchi celebrato per le strade di Napoli ha mandato in tilt il traffico di mezza città e ha sollevato un coro di polemiche. Ne è scaturita un’indagine sulla presunta mancanza di autorizzazioni per un evento che ha acceso i riflettori sulla città. La loro storia d’amore e il matrimonio fu raccontato minuto per minuto sui social network fa da migliaia di fan. Il caso divenne nazionale e tenne banco al Comune per diverso tempo tirando in ballo anche la Polizia Municipale e il sindaco, Luigi De Magistris, colpevole, secondo alcuni, di non aver vigilato su quella che era una vera e propria manifestazione.
Universiadi, le notizie più belle del 2019 a Napoli
A luglio sono state invece le Universiadi l’evento più bello che ha acceso la città di Napoli, attirando nel capoluogo e nel resto della Campania milioni di persone da tutto il mondo. La manifestazione agonistica universitaria ha ridato colore e vitalità a Napoli, che stava rischiando di perderli del tutto. La città partenopea, forse, un periodo così bello non lo viveva da anni. Attraverso la sfilata dei 118 Paesi che hanno partecipato, il San Paolo è ritornato alla sua gloria, trasformato in una riva dell’accoglienza. 58 campi di gara, nuovi impianti, tanti posti di lavoro.
Tony Essobti, Giuseppe ucciso di botte
Sarà forse ricordato da tutti come l’evento di cronaca più tragico del 2019. Lo scorso gennaio, il piccolo Giuseppe Dorice, 7 anni, viene ucciso di botte a Cardito dal suo patrigno, Tony Essobti. Il piccolo viene massacrato a colpi di mazza da scopa, pugni e calci dalla furia dell’uomo. L’unica colpa del bambino, massacrato sotto gli occhi della mamma, è di aver rotto il letto insieme alla sorellina, la piccola Noemi. Un incidente domestico che ha scatenato la cieca violenza di papà Tony. La vicenda ha fatto presto il giro d’Italia. Dopo l’arresto di Tony, accusato di omicidio, in manette è finita anche la mamma naturale, Valentina Casa. La donna non avrebbe mosso un dito durante le violenze commesse dal compagno.
Melissa La Rocca morta in classe
La Campania avrà impressa nella mente di questo 2019 anche la morte di Melissa La Rocca, la 16enne deceduta per un malore in classe, all’istituto scientifico Da Vinci, davanti ai compagni e alla sua professoressa. La sua tragica sorte ha scosso l’intera città di Salerno. La giovane, occhi azzurri e capelli biondi, è stata stroncata da un problema cardiaco congenito, non diagnosticato, mentre stava svolgendo una lezione di matematica alla lavagna. Al suo funerale accorsero centinaia di persone.
Giugliano in serie D e la morte di Salvatore Sestile
A Giugliano il 2019 sarà invece scolpito nella memoria dei cittadini come l’anno della promozione del Giugliano Calcio in serie D. Decisiva fu la vittoria a fine aprile nello spareggio a Castellammare con la Frattese, squadra a pari punti in classifica. Un successo enorme che ha riportato lo sport più popolare d’Italia anche a Giugliano dopo tre anni di stop dai campi di calcio. Ma il 2019 sarà anche l’anno della scomparsa del suo presidente, Salvatore Sestile. L’uomo che ha avuto il merito di risollevare le sorti del Giugliano Calcio è deceduto il 4 ottobre dopo aver lottato per molto tempo contro un brutto male. L’intero mondo del calcio dilettantistico gli rese omaggio anche durante i funerali alla Chiesa dell’Annunziata.