“O ci paghi o chiudi”, così chiedevano il pizzo a Natale e Pasqua

Napoli. Estorsione ai danni di due commercianti napoletani. In manette sono finiti tre giovani – due ragazzi e una ragazza – ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di tentata estorsione. Sottoposti a fermo, invece, Enrico D’Ecclesiis, classe ’80, e Carlo Giordano, classe ’87, gravemente indiziati del delitto di estorsione continuata ed aggravata, in concorso tra loro.

Gli uomini della squadra mobile e del commissariato di Secondigliano hanno tratto in arresto Chiara Cesarano, classe ’88, Salvatore Sibilio, classe ’85, e Domenico Quindici, classe ’95.

Napoli, pizzo a Natale e Pasqua

L’attività d’indagine, coordinata dalla D.D.A. di Napoli, ha riguardato una vicenda estorsiva che ha visto vittime due esercenti. I malviventi, dal dicembre 2018, avevano costretto a versare, in occasione delle festività natalizie ed in prossimità di quelle pasquali, complessivamente la somma di circa 600 euro ai due commercianti. Stando agli atti, gli importi variavano da 50 a 200 euro.

Le indagini

Sulla scorta delle attività investigative sono stati predisposti appositi servizi di osservazione nei pressi degli esercizi commerciali taglieggiati. Lo scorso 20 settembre sono stati bloccati ed arrestati Cesarano Chiara, Sibilio Salvatore e Quindici Domenico mentre avanzavano la richiesta di ulteriori tangenti. In particolare la somma di 300 euro, pena la chiusura dei negozi.

Gli agenti hanno dunnque sottoposti a fermo di indiziato di delitto altri due soggetti, D’Ecclessis Enrico e Giordano Carlo. I due avevano avanzato l’estorsione in precedenza ai citati commercianti. Su richiesta della D.D.A. di Napoli, il G.I.P. del Tribunale partenopeo ha applicato la misura cautelare in carcere nei confronti di tutti gli indagati.

 

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