Napoli, omicidio del giovane pizzaiolo: oggi la prima udienza contro Valda

“Chiediamo giustizia per nostro figlio, non vendetta”. Queste le parole pronunciate dal padre di Francesco Pio Maimone, il giovane aspirante pizzaiolo tragicamente ucciso a 18 anni, mentre trascorreva la serata con gli amici agli chalet di Mergellina. Oggi si è svolta la prima udienza del processo contro il 20enne responsabile della sua morte.

Omicidio Francesco Pio Maimone, al via il processo contro Valda

Il dolore della famiglia è palpabile nelle parole di Antonio Maimone: “Per noi questo è un giorno di grande dolore – dal giorno della tragedia per noi c’è pace. Siamo distrutti e addolorati ma ci affidiamo alla giustizia“.

Durante la prima udienza, che si è svolta nell’aula 115 del Nuovo Palazzo di Giustizia, davanti alla Corte di Assise, la famiglia di Francesco Pio, rappresentata dall’avvocato Sergio Pisani, si è confrontata con Francesco Pio Valda, il giovane di 20 anni associato ad ambienti camorristici e accusato dell’omicidio, insieme ad un gruppo di congiunti e amici che avrebbero contribuito a eludere le sue responsabilità.

Ucciso per errore

La famiglia di Francesco Pio, unitamente alla Fondazione Politiche integrate per la Sicurezza della Regione Campania e al Comune di Napoli, si è costituita parte civile, evidenziando come la morte del giovane abbia segnato profondamente la comunità, e spingendo a una mobilitazione generale per prevenire simili tragedie e arginare la violenza e l’uso delle armi fra i giovani.

Francesco Pio Maimone, completamente estraneo a dinamiche criminali, è stato ucciso per un tragico errore. La ricostruzione degli eventi indica che Francesco Pio Valda ha aperto il fuoco in seguito ad una lite scaturita per un calcio accidentalmente dato alle sue scarpe di marca. Valda e altre sette persone sono ora imputate per aver avuto un ruolo in quella fatale notte e nei giorni successivi, cercando di proteggere l’assassino.

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