Tre arresti nel clan dei “Picuozzi”. Nella mattinata odierna la Squadra Mobile della Questura di Napoli ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di tre esponenti del clan camorristico dei “Mariano”, ritenuti responsabili dei reati di omicidio premeditato, detenzione e porto illegale di arma da fuoco.
Le indagini, che si sono avvalse del contributo dichiarativo di numerosi collaboratori di giustizia, hanno consentito di ricostruire il contesto criminale in cui è maturato l’omicidio di Francesco Terracciano, ucciso il 20 settembre 2010 in Piazza Francese a Napoli. Nella circostanza la vittima fu sorpresa dai sicari, che giunsero a bordo di uno scooter, mentre era intenta a parlare con alcune persone nei pressi di un negozio di orologi ubicato nella predetta piazza.
In particolare, l’omicidio fu deciso da Marco Mariano, all’epoca dei fatti capo dell’omonimo clan egemone nei Quartieri Spagnoli, e materialmente eseguito da Fittipaldi Gennaro, deceduto, e da De Crescenzo Eduardo, coadiuvati da Trongone Arcangelo, profondo conoscitore della zona in cui fu commesso il delitto. Marco Mariano si determinò ad uccidere Terraciano dopo aver ottenuto l’assenso del clan Elia, operante nella zona del Pallonetto di S. Lucia.
L’incontro tra i vertici dei predetti clan, in cui fu deciso l’omicidio, avvenne in mezzo al mare, al largo di Castel dell’Ovo, a bordo di due imbarcazioni. La vittima era ii fratello di Terracciano Salvatore, alias O Niron, storico affiliato al clan Mariano che nel 2006 aveva deciso di collaborare con la giustizia, ma la cui collaborazione si interruppe nel 2010, sei mesi prima dell’uccisione di Terracciano Francesco, in quanto considerate, dall’Autorità Giudiziaria, strumentale e finalizzata esclusivamente ad ottenere benefici premiali.
La vittima, secondo le risultanze investigative, aveva grosse disponibilita economiche frutto delle attivita illecite che svolgeva, in particolare it prestito di denaro a tassi usurari e l’importazione di prodotti contraffatti. Terracciano fu ucciso, secondo quanto riferito dallo stesso Marco Mariano, collaboratore di giustizia dal giugno del 2016, perché si era rifiutato di aiutare quest’ ultimo, che, appena uscito dal carcere, aveva bisogno di denaro da investire in attività illecite ed intendeva sfruttare le entrature che la vittima aveva nel porto di Napoli per l’importazione dall’estero di grossi quantitativi di cocaina.
Elenco degli arrestati
- DE CRESCENZO Eduardo nato a Napoli il 04.09.1962;
- TRONGONE Arcangelo nato a Napoli it 20.03.1968;
- MARIANO Marco nato a Napoli il 13.04.1955, collaboratore di giustizia.