Napoli, perquisiti all’ingresso del lido: “Non ci fanno portare cibo in spiaggia”

Non si sa quanto ci sia di vero nella video-denuncia apparsa su Tik-Tok e sui social in queste ore ma il problema è reale e non è nuovo in Campania: bagnanti perquisiti all’ingresso di alcuni stabilimenti balneari per impedire che il cibo venga introdotto in spiaggia.

Napoli, perquisiti all’ingresso del lido: “Non ci fanno portare cibo in spiaggia”

A parlare è un presunto padre di famiglia in un filmato diventato virale in rete e rilanciato anche dal parlamentare Francesco Emilio Borrelli. L’uomo dice di essere stato domenica in un lido tra Varcaturo e Castel Volturno e di aver pagato 50 euro per trascorrere la giornata con moglie e figli. “Non è più possibile entrare con cibo e bevande in alcuni stabilimenti. E’ accaduto anche a me in Campania – tuona l’autore del video -. Abbiamo versato 60 euro per ombrellone e parcheggio. All’ora di pranzo abbiamo sfoggiato il nostro umile panino con la bresaola e siamo stati avvicinati da un addetto dello stabilimento che ci ha vietato di mangiare il panino”.

Da qui lo sfogo: “Anzitutto devi affiggere un avviso all’esterno. Non puoi farci entrare con l’inganno e poi farcelo presente dopo. Ma a un umile operaio con famiglia quanto ci viene a costare una giornata al mare se già devo pagare 60 euro per un parcheggio e per un ombrellone con due lettini? Ci vorrebbero altri euro per usufruire dei vostri servizi di ristorazione. Io voglio andare sulla spiaggia privata e non sulla spiaggia libera ma voglio avere la libertà di portare il mio umile panino. Siamo a Varcaturo, non a Sharm”.

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