Tornano subito i clochard nella Galleria Umberto I di Napoli e non vogliono sentire ragioni: “Restiamo qui e non ce ne andiamo”. Continua a far discutere la situazione all’interno dell’antico monumento tra via Toledo, via Santa Brigida e via Verdi. Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale aveva fatto scattare un’operazione “antidegrado” col supporto di Polizia Municipale, Asìa e Napoli Servizi per ridare decoro al luogo. Non erano mancati però i momenti di tensione con i senzatetto, alla presenza degli assessori Antonio De Iesu e Luca Trapanese.
CLOCHARD IN GALLERIA, POLEMICHE PER LE PAROLE DELL’ASSESSORE TRAPANESE
Proprio le dichiarazioni di quest’ultimo però hanno aperto la polemica. “L’operazione di allontanamento dei senza dimora andrà avanti per sette giorni. – ha detto l’esponente della giunta Manfredi con delega alle Politiche Sociali – Ho scritto una nota in cui chiedo alle associazioni, le cui azioni sono lodevoli, di collaborare con la dislocazione dei senza dimora dalla Umberto I – ha aggiunti l’assessore Trapanese – Ora parte del piano dipende da loro: se continueranno a portare pasti caldi e assistenza in Galleria, il nostro lavoro rischia di essere vanificato”.
Subito però diverse persone sono ritornate a dormire in Galleria e proseguono senza sosta le attività di supporto dei volontari con coperte e pasti caldi. “Da qui non ci muoviamo, è suolo pubblico. – dice uno di loro ai nostri microfoni – Preferiamo la strada ai dormitori che ci propongono e le associazioni continueranno a darci una mano”. L’operazione pensata dalla giunta comunale appare quindi ancora di difficile risoluzione, nonostante il presidio fisso di vigili urbani. La cittadinanza si divide e la situazione dei clochard resta comunque critica, con circa 400 posti letto a fronte di circa 1400 persone in strada nella città partenopea.
Nel frattempo di fronte alle basse temperature di questi giorni con il conseguente grave disagio per i senza dimora, su richiesta dell’Arcivescovo Battaglia l’Ufficio Confraternite della Curia Arcivescovile ha trasferito in una sede provvisoria i materiali dell’Archivio, custoditi fino ad oggi in Via Duomo 8. Caritas di Napoli e Comunità di Sant’Egidio, quindi, hanno provveduto a ripulire e organizzare detti locali, per disporre di un maggior numero di posti per l’accoglienza notturna.
Il Volontariato, cattolico e non, assicura la necessaria collaborazione provvedendo alla distribuzione di derrate alimentari. Si tratta di un intervento di emergenza di fronte ad una situazione che mette a grave rischio la vita stessa di quanti sono costretti a vivere per strada.