Da settembre ricevevano continue richieste estorsive. Non solo era stato imposto loro di vendere specifici gadget natalizi, ma gli uomini del clan avevano preteso il pizzo dai titolari di un negozio di abbigliamento a Chaiano, la cui quota era di 1500 euro, che corrispondeva alle tre rate annuali (Natale, Pasqua e Ferragosto). Grazie alle indagini della Squadra Mobile e il Commissariato di Scampia, scattate subito la denuncia, sono stati eseguiti sette fermi nei confronti di altrettanti soggetti.
Racket a un negozio di Chiaiano: tre rate da 1500 euro e vestiti gratis
In manette, quindi, sono finiti Eduardo Franco Romano, classe ’70, Cristian Celentano, classe ’94, Maurizio Aceto, classe ’96, Antonio Aceto, classe ’01, Luciano Carbone, classe ’96, Giovanni Castiello, classe ’91, Salvatore Maggiore, classe ’04.
I destinatari del decreto di fermo sono tutti ritenuti gravemente indiziati di estorsione e tentata estorsione commessa dal mese di settembre 2022 ad oggi, a Napoli, ai danni dei commercianti. La complessa attività di indagine, coordinata dalla DDA, ha consentito di appurare le richieste estorsive che gli indagati avrebbero preteso dai gestori dell’attività commerciale, tra cui l’imposizione di specifici articoli in occasione del Natale. E non solo. Stando alle indagini, gli indagati si sarebbero anche impossessati della merce senza mai pagarla, avrebbero poi richiesto continuamente aperture di credito e in ultimo avrebbero estorto la quota di 1.500 euro, quale corrispettivo delle tre rate annuali (Natale, Pasqua e ferragosto) dovute ai clan.