Gli operatori della Napoli Servizi, con l’ausilio delle Forze dell’Ordine, da giorni stanno provvedendo al ripristino e alla rimozione di murales ed altarini dedicati a vittime di fatti criminosi, esponenti di clan o affiliati alla camorra.
È quanto avvenuto anche stamattina nel Rione Forcella, dove l’antica edicola votiva è diventata un altare commemorativo, dedicato ad una vittima del clan locale. Gli agenti – polizia, carabinieri e municipale – sono intervenuti immediatamente, ripristinando l’edicola. Vicino all’immagine della Madonna dell’Arco, infatti, erano state poste le foto di Raffaele Ivone, assassinato dalla malavita in un agguato nel 2008.
Altarini della camorra a Napoli
“Il programma di interventi programmati a seguito degli esiti del Comitato ordine e sicurezza pubblica proseguirà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, con la finalità di ripristinare il rispetto della legalità con la progressiva rimozione di manufatti o altri simboli che insistono abusivamente sulla pubblica via”. Questo quando spiegato dalla Prefettura.
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Non a caso, sempre nella giornata di oggi è stata rimossa la targa di marmo dedicata a Giuseppe Grieco, un pregiudicato ucciso in un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine. La targa era situata a Posillipo, in pieno centro urbano.
Anche a Cercola, in via Matilde Serao angolo via Moro, l’amministrazione comunale assistita dalle forze dell’ordine ha provveduto alla cancellazione di un murale dedicato a Giuseppe Sannino, il ventunenne ucciso il 25 giugno 2012 in un conflitto armato con le Forze dell’Ordine.
Ha collaborato Anna Maria Di Nunzio