Napoli. Dalla cella alla pizza. E’ quello che spetterà ai tre giovani che stuprarono una 17enne lo scorso Maggio nei pressi di Marechiaro, la quale individuò i suoi aguzzini via Facebook. Si tratta di un programma di recupero che potrebbe estinguere il reato, cancellare ogni traccia delle accuse mosse dalla Procura dei minori di Napoli.
Decisivo in questa vicenda il lavoro dell’avvocato Matteo De Luca, che ha proposto al giudice per le udienze preliminare un protocollo di reinserimento, assistito dai servizi sociali, grazie al contributo dell’associazione “Scugnizzi”, nell’ambito del progetto “dove c’è pizza, c’è speranza”. Ciò implicherebbe una liberazione anticipata. In questo modo i tre minori avrebbero chiuso con il rischio di una condanna definitiva.
A loro è stata infatti accordata la possibilità di estinguere il reato, attraverso una messa a prova che consiste nello svolgimento di attività ricreative ed esperienze di volontariato. Mesi fa, però, dopo essere stati individuati dalla vittima, firmarono ammissioni parziali rispetto alle accuse mosse nei loro confronti dalla Procura minorile.