A Napoli, un operatore sociosanitario ha sedato e derubato delle fedi nuziali due anziani, ricoverati presso l’ospedale Pellegrini. Un fatto gravissimo denunciato dal consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, che ha poi parlato con i vertici dell’Asl Napoli 1. Vediamo cosa è successo.
Napoli, anziani derubati delle fedi in ospedale
L’episodio si è verificato presso l’ospedale Pellegrini di Napoli: le vittime sono due anziani che sono stati sedati e derubati da un operato sociosanitario, il quale si è appropriato delle loro fedi nuziali. Le indagini sono state portate avanti dalla polizia e, in poco tempo, gli agenti hanno individuato il ladro: l’uomo, infatti, è stato incastrato dalle immagini di videosorveglianza registrate dalle telecamere presenti nella struttura.
L’autore del furto è un 39enne, dipendente di una cooperativa sociale, immediatamente sospeso dal servizio e allontanato dall’ospedale.
Le parole di Francesco Emilio Borrelli
I fatti sono stati denunciati da Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde, che oggi ha parlato con i vertici della Asl Napoli 1. Lui stesso ha così dichiarato: «Purtroppo non è la prima volta che ascoltiamo storie di questo tipo: proprio noi di Europa Verde avevamo raccolto alcune denunce da parte dei cittadini, che avevano subito furti mentre erano ricoverati al Pellegrini e altri ospedali. Le nostre segnalazioni, assieme alle denunce, hanno fatto scattare una commissione interna all’Asl che sta verificando le denunce e segnalazioni per individuare eventuali altri ladruncoli che si aggirano nei nosocomi. È necessario adottare il pugno di ferro contro questi soggetti che si sono resi protagonisti di un furto davvero ignobile, ovvero derubare poveri malati ricoverati nei reparti di un ospedale, luoghi dove i cittadini dovrebbero sentirsi protetti e non alla mercé di ladruncoli da quattro soldi peggio ancora se sono dipendenti pubblici. Mi auguro che la Asl riesca ad individuare rapidamente gli altri delinquenti, per loro non possiamo chiedere altro che il licenziamento in tronco. In questa vicenda andremo fino in fondo e ai processi che seguiranno sia l’Asl che la Regione dovranno rivalersi in tutti i modi possibili previsti dalla legge. Contro questi delinquenti non c’è giustificazione che tenga e dovranno pagare per tutti i reati commessi».