Napoli, si blocca la raccolta rifiuti: dipendenti Stir contro il “niet” di Giugliano al PNRR

Il “no” del comune di Giugliano al progetto da 48 milioni di euro del PNRR per finanziare l’ampliamento dello Stir ha messo in agitazione i dipendenti dell’impianto di Ponte Riccio e di quello di Tufino. Attraverso una lettera indirizzata anche alla Città Metropolitana e alla Regione, la FIAL (Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Ambiente e Servizi) ha annunciato la mobilitazione dei lavoratori. L’obiettivo è non perdere il treno dei finanziamenti che potrebbe cambiare il volto di un impianto giudicato ormai vecchio e obsoleto.

Napoli, a rischio raccolta rifiuti: dipendenti Stir Giugliano e Tufino sul piede di guerra

“A mezzo stampa apprendiamo che non esiste alcuna speranza di ripensamento – si legge nella missiva – addirittura il sindaco di Giugliano (Nicola Pirozzi, ndr), in un’intervista sostiene che non sarà complice di ulteriori devastazioni del territorio, ottenendo invece esattamente il contrario e pregiudicando centinaia di posti di lavoro”. In una lettera datata 15 febbraio, la stessa federazione specifica che la posizione del comune di Giugliano, “benché formalmente legittima, è destituita di qualsivoglia visione strategica oltre che lontana dall’interesse collettivo di avere finalmente di riordino del ciclo integrato dei rifiuti e funzionale alla transizione ecologica“.

La questione è politicamente spinosa. Il progetto, realizzato dalla Sap.Na, la società in house della Città Metropolitana che si occupa dello smaltimento rifiuti, prevedeva da un lato l’ampliamento e l’ammodernamento dello Stir di Giugliano, dall’altro la realizzazione di un bio-digestore interno per il trattamento della frazione umida. Proprio quest’ultimo punto ha messo i comitati ambientalisti sul piede di guerra e ha spaccato la maggioranza di Nicola Pirozzi. Un nuovo impianto di rifiuti, in una zona già caratterizzata dalla presenza di discariche e ostaggio la scorsa estate di insopportabili miasmi, avrebbe rischiato di provocare l’ostracismo di residenti e associazioni. Da qui la scelta di bocciare il progetto dopo l’incontro tenuto con altri sindaci dell’area nord e dell’agro aversano a Carinaro in presenza della senatrice Mariolina Castellone.

I primi disagi: camion fermi all’ingresso

Già da stamattina file di compattatori di rifiuti provenienti da Napoli e dall’hinterland sono fermi all’ingresso dello Stir di Giugliano. Il rischio è che vada in tilt anche la raccolta differenziata con cumuli di immondizia in strada e cassonetti stracolmi nel capoluogo e in provincia. Per solidarietà, alla protesta si sono uniti anche i dipendenti dell’impianto di Tufino, altro punto nevralgico del ciclo integrato di rifiuti della Regione Campania. Domani è l’ultimo giorno utile per presentare il progetto da 48 milioni di euro della Sap.Na e agganciarsi ai finanziamenti del PNRR. Poche ore alla scadenza, ma il braccio di ferro con i dipendenti dei due impianti si preannuncia senza sbocco. Lo sciopero sarà a oltranza e potrebbe mettere ginocchio la Campania.

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