Napoli, svolta nell’inchiesta: “Samuele è stato ucciso”

È di pochissimi minuti fa la notizia dell’arresto di Mariano Cannio, ritenuto responsabile della morte del piccolo Samuele Gargiulo, il bimbo di 3 anni precipitato dal balcone di casa in Via Foria. Si tratterebbe di una persona che ha lavorato per tanti anni con la famiglia Gargiulo. L’uomo si è costituto nella serata di ieri.

Arrestato dalla Polizia

Il 38enne napoletano, è ritenuto il responsabile della morte del piccolo. Gli agenti di Polizia lo hanno arrestato nella giornata di ieri poichè ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio di Samuele Gargiulo. Dunque, una svolta clamorosa nelle indagini. Quello che poteva sembrare un fatale incidente si è rivelato un brutale assassinio. Ora resta da capire il motivo di questo gesto atroce da parte del 38enne.

Il racconto dei testimoni

“Abbiamo sentito le urla e ci siamo precipitati in strada. Non potevamo credere ai nostri occhi, era una scena surreale sono state le urla della mamma e degli altri familiari, a farci capire che era successo qualcosa di terribile” hanno raccontato i negozianti che affacciano su marciapiede dove è precipitato il bambino.

“Ho sentito delle urla disperate e istintivamente ho attraversato la strada per capire cosa fosse accaduto” ha raccontato Francesco, il proprietario dello storico chiosco vicino agli uffici del Giudice di pace. “Non potevo credere che Samuele fosse caduto dal balcone, è un bimbo sempre sorvegliato e seguito da due genitori molto attenti” ha continuato Francesco con le lacrime agli occhi.

“Ci hanno detto che il piccolo si era arrampicato alla ringhiera del balcone, dove si trova una parete divisoria in ferro, perdendo l’equilibrio e precipitando – hanno spiegato alcuni amici di famiglia – la cosa strana è che il bimbo non usciva mai fuori al balcone, neanche per giocare“. Nessuna delle persone, riversate sul marciapiede poco dopo la caduta, ha effettivamente visto cosa sia accaduto a Samuele ma chi ha vissuto quei momenti drammatici, ha sperato fino all’ultimo che il piccolo avesse perso i sensi o che fosse tramortito.

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