Napoli, truffe agli anziani: sgominata intera banda operante fuori regione. Sei arresti

Sgominata banda di truffatori napoletani operanti in Puglia.i Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare  in carcere e degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi, nei confronti di sei soggetti.

Napoli, sgominata banda di truffatori: sei arresti

Gli arrestati sono tutti residenti nella provincia di Napoli. Rispondono a vario titolo per i reati di associazione per delinquere finalizzata alle truffe aggravate, nonché truffa e tentata truffa aggravata in concorso. In particolare, l’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Brindisi, accogliendo completamente l’ipotesi accusatoria cosi come formulata nella sua richiesta dal Pubblico Ministero Alfredo Manca, ha emesso:

a) ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di:

  • – RIVIECCIO Fortunato nato a Napoli il 15/02/2000, ivi residente in via A. Einstein n. 24;
  • – SCIALÒ Alessio nato a Napoli il 25/10/1992, ivi residente in via dei Tribunali n. 264;

b) ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari nei confronti di:

  • – VITULLI Emanuele nato a Napoli il 20/12/1990, ivi residente in via Marsala Isola n. 12 – Quartiere Scampia;
  • – LIMATOLA Emanuele nato a Napoli il 26/08/1996, ivi residente in via Nominale n. 18/D;
  • – SIANO Vincenzo nato a San Giorgio a Cremano (NA) il 20/06/1978, residente a Portici (NA) in via Farina n. 14;
  • – ABETE Arnaldo nato a Napoli il 27/12/1998, ivi residente in via Vicoletto III Avvocata n. 3.

Le indagini

Le indagini hanno documentato una serie di truffe perpetrate dal mese di giugno 2019 al mese di agosto 2019. Vittime per lo più alcuni residenti nei comuni brindisini di Ostuni, Latiano, San Pancrazio Salentino, San Vito dei Normanni, Ceglie Messapica e Fasano.

L’associazione per delinquere, promossa e capeggiata da Rivieccio e Scialò prevedeva che alcuni indagati effettuassero l’attività di telefonista da Napoli e altri di trasfertisti in continuo movimento per i comuni italiani. Una volta raggiunta la località prescelta, i trasfertisti individuavano le vittime in strada (principalmente anziani soli) e dopo un periodo di osservazione, comunicavano al telefonista i relativi domicili. Il telefonista, collegandosi al sito internet PagineBianche.it, effettuava una ricerca “per indirizzo” di tutte le utenze fisse attestate presso quella particolare località, individuando le generalità della vittima designata e contattandola di conseguenza. Il cosiddetto telefonista si presentava alle vittime alternativamente e fraudolentemente come:

  • – avvocato difensore di un prossimo congiunto della singola vittima trattenuta dai Carabinieri per aver cagionato un sinistro stradale, proponendo un versamento cauzionale di diverse migliaia di euro per evitarne l’arresto;
  • – figlio/a ovvero nipote della stessa vittima, chiedendo di versare un importo per saldare in contrassegno un presunto corriere che avrebbe dovuto consegnare un plico presso l’abitazione del genitore/nonno;

Il cosiddetto trasfertista, dopo aver ricevuto il nulla osta dal telefonista, suonava al citofono dell’abitazione della persona offesa, presentandosi dunque come assistente del predetto avvocato o come il corriere indicato sopra, al fine di ritirare il denaro richiesto.

Gli indagati, per eludere gli eventuali controlli delle Forze d’Ordine, utilizzavano quotidianamente almeno 3 SIM card intestate fraudolentemente a cittadini extracomunitari, sostituendole nella medesima giornata o al più tardi in quella successiva.

Complessivamente finora sono stati scoperte:

  • – 10 truffe consumate in danno di anziani residenti tra i comuni brindisini di Ostuni, Latiano, San Pancrazio Salentino, San Vito dei Normanni, Ceglie Messapica e Fasano;
  • – 14 truffe tentate in danno di anziani, sempre residenti nei predetti comuni.

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