Ucciso per aver calpestato un piede. Sarebbe questo il folle motivo che ha portato alla morte Francesco Pio Maimone, il 18enne ucciso la scorsa notte sul lungomare di Napoli nella zona degli chalet.
Napoli, ucciso per aver calpestato un piede: così è morto Francesco Pio
Francesco era insieme ad un gruppo di amici a Napoli quando è nata la discussione. Dalle parole si è passati ai fatti: anzi alle armi. Al culmine del diverbio, è spuntata fuori una pistola, poi gli spari all’esterno degli chalet di Margellina. Una pallottola avrebbe centrato al torace il 18enne che è deceduto quasi sul colpo.
Una vicenda che comunque ha ancora molti punti oscuri su cui stanno indagando gli investigatori della Squadra Mobile di Napoli. Francesco, infatti, non sembrerebbe legato alla criminalità organizzata e mai si sarebbe trovato in dinamiche ambigue o appartenenti alla camorra locale. L’omicidio non sarebbe legato all’agguato ai danni di Antonio Gaetano, il 20enne, anche lui di Pianura, rimasto gravemente ferito due settimane fa a Mergellina. Questa volta, ad innescare la follia omicida sarebbe stato un diverbio nato per un piede pestato o una macchia sulla scarpa della “persona sbagliata”.
La dinamica
L’omicidio è avvenuto alle 2:40 circa della notte appena trascorsa. Maimone è stato trasportato da alcuni amici al Pronto Soccorso dell’ospedale dei Pellegrini, dove però è arrivato già morto. Le indagini si concentrano su quell’episodio di poco prima: i giovani non sarebbero nemmeno arrivati alle mani, sarebbero stati subito esplosi i colpi di pistola. Al momento non è chiaro se il ragazzo facesse parte di uno dei due gruppi del litigio, ma secondo le ricostruzioni non sarebbe stato direttamente nell’episodio del piede calpestato.