NAPOLI – Trent’anni di reclusione in carcere per Gaetano Formicola, il baby boss insieme a suo cugino Giovanni Tabasco sono responsabili dell’omicidio del loro amico Vincenzo Amendola, ucciso a colpi di pistola il 5 febbraio 2016 e seppellito in un terreno, nella zona di San Giovanni a Teduccio.
La Corte di Assise di Appello di Napoli ha quindi emesso oggi la Sentenza. Sia il baby boss che Tabasco hanno di recente confessato l’atroce delitto dell’amico messo in pratica dopo averlo attirato in una trappola. A dare una svolta alle indagini e a consentire il ritrovamento del cadavere, una ventina di giorni dopo l’omicidio, fu Gaetano Nunziato.
Per timore di fare la stessa fine di Amendola dopo un lungo interrogatorio in Questura il giovane rivelò agli investigatori il luogo dove l’amico era stato seppellito. Amendola sarebbe stato ucciso per mettere fine alle voci che circolavano nel quartiere relativamente a una presunta relazione che il giovane stava intrattenendo con la mamma del baby boss, sposata con il detenuto Antonio Formicola, elemento di spicco dell’omonimo clan.