Napoli. Avrebbe voluto riconquistare il suo ex fidanzato inviandogli delle immagini hot. Cosi hanno riferito i compagni di scuola. Lei, poco più che quindicenne, in pose osé, che prima si ritrae davanti a uno specchio e poi simula un rapporto sessuale.
Peccato però che quel video, dallo smartphone dello studente si sia poi diffuso tra gli adolescenti della scuola, girando di dispositivo in dispositivo. È successo nel capoluogo partenopeo, in un noto istituto scolastico del centro storico, in uno dei quartieri della Napoli bene.
ll video a luci rosse, girato in una camera da letto, condito di immagini forti, da giorni ha raggiunto centinaia di studenti napoletani, soprattutto liceali di Chiaia. Un filmato provocazione, insomma, girato dalla ragazzina con la speranza di convincerlo a mollare la nuova fiamma e a tornare con lei. Risultato: il ragazzino non avrebbe cambiato idea e nel frattempo le sue performance stanno ancora facendo il giro dei telefonini degli studenti dei licei di Chiaia. Dall’Umberto al Mercalli, dal Mario Pagano al Settimo scientifico, i ragazzini non parlano d’altro. Un fenomeno chiamato “sexting”, e sempre più diffuso tra gli adolescenti.
“Inutile girarci intorno: la responsabilità è dei genitori. – dice al quotidiano Il Mattino Paolo Crepet, psichiatra e sociologo – Se lasciano che i figli quindicenni vadano in discoteca o, peggio, ai concerti di trapper che inneggiano al sesso e alla droga, che cosa si aspettano? Cominciate a controllare i telefonini dei vostri figli, – conclude l’esperto -poi ne riparliamo”.