A Giugliano è morta una bambina Rom la settimana scorsa. Questo, forse, lo sapete tutti. Sei anni e una vita spezzata. Si chiamava Michelle e aveva un sogno: andare a scuola.
Per i nostri figli i sogni molto spesso sono fatti di videogiochi o giocattoli. Il suo era più vero: voleva indossare un grembiule e scappare dal degrado del campo Rom.
La sua morte ha di nuovo acceso i riflettori sulla questione. Il quotidiano ‘Il Mattino’ ha avuto il ruolo e il merito di tenere alta l’attenzione sulla vicenda.
Anche grazie a questa ‘pressione’ mediatica, il Prefetto Michele Di Bari è venuto a Giugliano. Ha messo tutti intorno a un tavolo ed ha preteso soluzioni. Prima aveva visitato a sorpresa il campo.
Bimba morta al campo Rom e visita del Prefetto, ’
Domenica scorsa, nel mio editoriale, chiedevo proprio questo: l’intervento del Governo e dello Stato. La presenza di Sua Eccellenza il Prefetto è la migliore risposta che potessi avere. Grazie, Prefetto. Grazie per essere venuto. Ha acceso in noi una speranza.
Un altro grazie va detto a Don Francesco Riccio, con la sua costante azione di integrazione ci ha mostrato i Rom in maniera diversa. Ci ha fatto capire come ogni Rom sia una storia a sé. Parlare di ‘Rom’ come se fossero tutti uguali non ha senso. Grazie a lui e le altre associazioni molti bambini ora vanno scuola. Ed è già tanto.
La ricetta deve essere sempre la stessa: mano tesa a quelli che vogliono cambiare vita e pugno di ferro verso coloro che vogliono continuare a sguazzare nel degrado e nella delinquenza. A rovinare la loro vita e la nostra.
Stampa, Prefetto, Chiesa hanno il merito di aver fatto il loro dovere in una vicenda così tragica. Chi dovrebbe invece vergognarsi, e non poco, è la politica. Tranne il Sindaco di Giugliano e pochissimi altri, nessuno ha detto una parola sulla vicenda. Zitti e muti, partiti e movimenti. Di destra e di sinistra. Zero iniziative, neanche un messaggio di cordoglio, un comunicato stampa. Niente. Tutti chiusi in un colpevole silenzio.
Mi rendo conto che parlare dei Rom fa quasi sempre perdere voti. Però, senza il coraggio di affrontare certi temi, non si può fare politica a Giugliano come a Napoli. Ed infatti, da molto tempo la politica da queste parti non esiste.