Il Carlo Levi a differenza delle altre scuole del comprensorio non ha occupato il proprio istituto:
durante l’ultima assemblea la maggioranza degli studenti ha ritenuto inopportuna questa forma di protesta. In molti non considerano valide le motivazioni che hanno spinto i loro “colleghi” a occupare.
Si è deciso quindi di optare per una forma di protesta alternativa: dal 2 dicembre le normali lezioni saranno sostituite da ore di autogestione. Le singole classi potranno scegliere temi di attualità da approfondire con i docenti. In particolari casi gli alunni potranno chiedere ai professori di ritornare su parti del programma non assimilate del tutto. La “settimana dello studente” è la risposta dei ragazzi del Levi a chi accusa gli studenti di voler solo perdere tempo e prolungare le vacanze di Natale. Omofobia, femminicidio, biocidio, bullismo e criminalità saranno i temi caldi affrontati dagli studenti.