La card rilasciata dalla Regione Campania vìola la normativa della privacy. A sostenerlo è il Garante per la protezione dei dati personali che ha “avvertito” formalmente l’ente di Palazzo Santa Lucia.
No a “green pass” locali: il Garante Privacy boccia la card della Regione Campania
In base all’istruttoria avviata dal Garante è emerso che l’iniziativa è priva di una idonea base giuridica. “Disposizioni di questa natura, che condizionano diritti e libertà personali sono ammissibili, infatti, solo se previsti da una idonea normativa nazionale e non da un’ordinanza regionale”, si legge in una nota.
“Tale ordinanza, peraltro, travalica le stesse indicazioni del cosiddetto ‘Decreto riaperture’ – che già presentava specifiche criticità già segnalate dall’Autorità al Governo – introducendo l’esibizione del green pass come ulteriore condizione alla mobilità e all’accesso a servizi di base”, prosegue.
In sostanza, l’ufficio del Garante scrive nel suo provvedimento che si tratta di dati importanti e sensibili, ovvero quelli sulla salute, che vanno trattati con valutazioni preventive e senza fughe in avanti da parte delle Regioni.
L’Autorità sottolinea che “progetti come quello campano introducono sistemi di rilascio e di verifica della vaccinazione difformi da quelli individuati a livello nazionale e, soprattutto, che mettono a rischio la stessa interoperabilità delle certificazioni a livello nazionale ed europeo, in contrasto proprio con la finalità di agevolare la libera circolazione all’interno dell’Unione Europea durante la pandemia di Covid-19″.