Prima Ivan S. Ora Giovanni M. Il refrain è sempre il solito: scatenare odio contro i napoletani e strumentalizzare la vicenda della piccola Noemi per attaccare Napoli o alimentare odio tra città e tifoserie calcistiche. Il caso di Ivan, presunto tifoso cagliaritano, ieri ha sollevato un polverone sui social e sui media locali: “Spero crepi quella bambina. Siete la feccia d’Italia, siete morti di fame senza lavoro. Ma perché non fate una bella guerra così sparano altri bambini”.
Il suo esempio, purtroppo, è stato seguito a ruota da altri emulatori. In un mercatino di Palermo è apparso ieri un altro messaggio contro Noemi, pubblicato da un giovane, Giovanni M., che ha scritto: “Salve, ragazzi. Che ne pensate della piccola Noemi? Sarò uno senza cuore ma la verità è meglio dirla. Meglio che muoia. Una napoletana in meno nella Terra”.
L’indignazione sul web è montata presto. La frase è stata screenshottata e condivisa in decine di gruppi, accompagnata da segnalazioni e accolta da linciaggi virtuali. Le foto profilo di Ivan e Giovanni M. sono finite nel tritacarne del web e – senza alcuna verifica – condivise da migliaia di utenti che invocano l’intervento della Polizia Postale o addirittura forme di vendetta fai da te. E’ l’effetto del web.
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