Non accetta che la fidanzata sia incinta. Così pensa bene di ucciderla a coltellate nella pancia. E’ questo l’orrore che si è consumato in un piccolo centro a nord di Indianapolis, negli stati Uniti. La vittima è Breana Roushelang, 17enne biondina che si era invaghita del coetaneo Aaron Trejo.
Una classica storia adolescenziale, la loro, finita nel peggiore del modi: lui era lo sportivo della scuola, un giocatore di football della squadra dell’istituto, mentre lei era una delle cheerleader. Si erano conosciuti durante gli allenamenti e avevano iniziato a frequentarsi. Il corpo senza vita della giovane Breana è stato ritrovato in un bidone della spazzatura. La polizia non ci ha messo molto a risalire al colpevole e il ragazzo è stato arrestato dopo le prime indagini.
Né lui né la fidanzatina avrebbero voluto avere un bambino, si è giustificato Aaron Trejo, confessando il delitto. Si erano conosciuti da appena qualche mese e non avevano intenzione di diventare genitori così giovani. Così quando la 17enne ha rivelato al fidanzato che era in dolce attesa lui non l’aveva presa affatto bene e tra i due erano iniziati i litigi.
In un primissimo momento Aaron Trejo ha negato di aver visto Breana Rouhselang la sera della sua morte, ma presto, di fronte alle insistente degli inquirenti, il 16enne ha ceduto e ha confessato il brutale delitto. Durante l’interrogatorio ha continuato a giustificarsi dicendo che non avrebbe voluto quel bambino e l’unico modo per non averlo sarebbe stato quello di eliminare la madre.
Anche perché lei, Breana Rouhselang, non aveva detto subito al ragazzo di aspettare un figlio da lui e ormai i tempi per abortire erano stati superati, visto che la gravidanza era ormai al sesto mese. Dunque ad Aaron non è rimasto che prendere un coltello e colpire ripetutamente al ventre la 17enne. Con ferocia, il ragazzo ha voluto cancellare quelle due vite.