Giugliano. E’ stato inaugurato finalmente stamattina il nuovo pronto soccorso dell’ospedale San Giuliano dopo oltre 2 anni di attesa. Stamani al taglio del taglio erano presenti anche il presidente Vincenzo De Luca, il sindaco Antonio Poziello ed il manager dell’Asl Na 2 nord Antonio D’amore. Soddisfazione viene espressa anche dai consiglieri di maggioranza giuglianesi.
“L’apertura del nuovo Pronto Soccorso dell’ospedale San Giuliano rappresenta un passo in avanti importante in termini di assistenza delle emergenze sanitarie. – afferma Giovanni Russo, giovane esponete della lista “Poziello sindaco” – Per troppi anni si è avvertita la mancanza di un Pronto Soccorso strutturalmente adeguato alle necessità della nostra città, gli operatori del settore che negli anni hanno sopperito a questa mancanza con impegno e dedizione, adesso hanno finalmente a disposizione una struttura all’avanguardia. L’inaugurazione di questa mattina è solo il primo di una serie di interventi che riguardano il nostro Presidio Ospedaliero che ricordo accogliere un bacino di utenza ben più ampio della sola città di Giugliano e – prosegue Giovanni Russo – sul quale bisogna puntare per il rilancio della assistenza sanitaria per acuti dell’area a nord di Napoli.”
“Apre oggi finalmente dopo due anni di lunga attesa il pronto soccorso dell’Ospedale S.Giuliano di Giugliano. Cambia la struttura organizzativa del suddetto pronto soccorso – aggiunge invece la consigliera Antonietta Russo – passando dal vecchio sistema dei codici colore al triage, che permetterà ad infermieri specializzati, come già avviene in altri nosocomi, di stabilire le priorità degli interventi in relazione alla gravità dei casi presenti .Possiamo sicuramente affermare che la struttura da oggi in possesso è di livello decisamente alto, il prossimo passo sarà adeguare il personale medico e paramedico chiamato a somministrare le prime cure ai cittadini. Noi tutti ci auguriamo che la giornata di oggi sia l’inizio della rinascita de questo Ospedale, tanto importante per bacino d’utenza, spesso dimenticato – conclude Antonietta Russo – da chi invece dovrebbe renderlo un fiore all’occhiello della sanità Campana”.