Ha qualcosa di miracoloso ciò che è accaduto questa mattina a Napoli, in via San Paolo, nel cuore dei Tribunali, in pieno centro storico, dove il muro perimetrale di un ex convento in fase di ristrutturazione è crollato, con quattro operai che sono rimasti intrappolati sotto le macerie. Per fortuna sono tutti stati estratti vivi.
Praticamente illesi due operai, mentre altri due sono stai portati al Cardarelli, ma le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni. Hanno 33 e 45 anni. Sul posto stavano operando complessivamente in cinque. L’area del monastero è stata posta sotto sequestro. I Vigili del fuoco sono impegnati in accertamenti e rilievi per fare in modo che la parte confinante, dove vivono religiosi e dove alcune stanze vengono anche affittate agli studenti, continui ad essere utilizzata.
Drammatico il racconto dei soccorritori. Rosario Martusciello, uno dei vigili del fuoco intervenuti, ha parlato a ilgiornale.it: “Ho scavato con le mani mentre ancora stava crollando materiale da sopra. Ogni minuto che passava l’uomo poteva morire soffocato; poi abbiamo portato altri due fuori, erano sconvolti e tumefatti. Quando sono arrivato c’era un sacco di polvere, non si riusciva a respirare un operaio a terra colto da malore e con convulsioni chiedeva aiuto e l’ho affidato alle cure del 118. Un secondo era sepolto sotto le macerie. Per questo motivo ho iniziato a scavare con le mani”.