Tredici coltellate hanno ucciso Salvatore Postiglione, 56enne napoletano che da oltre vent’anni viveva in provincia di Perugia dove lavorava come muratore. L’uomo è stato trovato agonizzante e in un lago di sangue, in un parcheggio della zona industriale della Paciana, alla periferia della città.
Omicidio a Foligno, operaio napoletano ucciso con 13 coltellate
Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, Salvatore Postiglione sarebbe stato aggredito da una sola persona. Alcuni passanti hanno allertato i soccorsi, tra cui una donna che lavora nella zona e che ha notato il corpo del 56enne mentre si trovava accasciato a terra, non lontano da un’auto parcheggiata con il motore acceso e lo sportello del passeggero aperto.
La Polizia di Stato, giunta rapidamente sul luogo dell’incidente, ha avviato le indagini e svolto i rilievi della Polizia Scientifica. Sul posto anche il magistrato della Procura di Spoleto, Vincenzo Ferrigno, che ha supervisionato le operazioni. Le tracce di sangue ritrovate lungo la strada e nelle vicinanze del corpo suggeriscono che l’uomo sia stato aggredito altrove e successivamente trascinato o fuggito in quel parcheggio, dove è stato poi trovato senza vita.
Le forze dell’ordine, coordinate dalla Squadra Mobile di Perugia e dal Commissariato di Foligno, stanno attualmente raccogliendo testimonianze e analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, che potrebbero rivelarsi decisive per ricostruire la dinamica dell’omicidio e identificare il responsabile. Al momento, le motivazioni dell’aggressione sono ancora sconosciute, e gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi, tra cui quella di una colluttazione o addirittura di un agguato premeditato.
Salvatore Postiglione, padre e marito, era ben conosciuto in città, ma al momento non emergono motivi che possano spiegare l’estrema violenza con cui è stato colpito. Le indagini sono ancora in corso.