Omicidio al Magic World, cancellato l’ergastolo per il superlatitante Marco Di Lauro

NAPOLI. Il 46enne Nunzio Cangiano, ritenuto appartenente alla cosiddetta Scissione del gruppo Amato-Pagano di Melito, fu crivellato di colpi il 10 agosto del 2007 all’esterno del parco acquatico Magic World di Licola, ucciso mentre faceva la fila al botteghino insieme alla moglie ed al figlioletto. Per quell’omicidio maturato nel corso della faida di Scampia qualche anno dopo furono arrestati Mario Buono, ritenuto un dei killer, l’altro sicario Carlo Capasso (che poi confessò e risultò fondamentale per ricostruire il delitto), Raffaele Musolino, presunto autista del commando, e Antonio Vanacore, quest’ultimo accusato di falsa testimonianza perchè avrebbe indotto la moglie e il figlio della vittima a ritrattare le loro dichiarazioni riferendo ai giudici circostanze non vere.

Secondo gli investigatori coordinati dalla Dda il mandante era il superlatitante Marco Di Lauro, figlio del boss Paolo detto Ciruzz’ ‘o milionario. Cangiano avrebbe infatti ucciso Antonio Silvestri per poi passare con gli Scissionisti melitesi, e per questo sarebbe stata decisa la sua morte. Il fantasma della camorra napoletana (ricercato dal 2004) era stato condannato in primo grado all’ergastolo per il delitto Cangiano, poi assolto in appello. Adesso arriva un nuovo colpo di scena. La Corte di Cassazione infatti – come riporta il sito Cronache della Campania – ha ritenuto inammissibile il ricorso della Procura di Napoli cancellando così definitivamente la condanna all’ergastolo. I difensori hanno dimostrato l’inattendibilità del racconto dei collaboratori di giustizia. Di Lauro aveva già evitato l’ergastolo per l’omicidio di Attilio Romanò, vittima innocente della faida del 2004. Pure in quel caso era stato condannato e poi assolto.

Nella lista degli investigatori resta comunque il numero uno dei camorristi da prendere e la caccia continua. Nelle ultime settimane si era diffusa la voce della sua cattura, poi smentita, nel giorno dell’arresto di un altro latitante di spicco, il presunto reggente della “Vanella Grassi” Umberto Accurso. Sulle tracce della primula rossa c’è anche l’Interpol visto che diverse voci lo vogliono in giro per il mondo anche se Di Lauro, oggi 36enne, ritornerebbe spesso nell’area nord travestito da donna, a quanto pare accompagnato da un’altra donna che poterebbe essere la sua fidanzata.

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