Omicidio De Angelis a Soccavo, le prime ricostruzioni: l’ipotesi della trappola

NAPOLI. Sono due le piste che si seguono per ricostruire l’omicidio di Emanuele De Angelis, crivellato ieri di colpi a Soccavo. Il giovane pregiudicato di 29 anni è stato trovato con 5 proiettili al volto nella mattinata di ieri in un giardino condominiale di via Contieri a Soccavo. 

La vittima forse è stata attirata in una trappola o, l’altra ipotesi, è che i killer lo hanno atteso sotto casa sapendo che il giovane la mattina usciva molto presto per recarsi in officina.

Omicidio de Angelis

Stando alle prime informazioni pare che nella serata prima dell’omicidio abbia ricevuto una telefonata, si sarebbe così allontanato da casa con lo scooter, abitando poco distante dal dove è stato ritrovato, e poi non vi avrebbe fatto più ritorno.

L’altra pista è quella che i killer lo abbiano atteso sotto casa e il 29enne si sia ritrovato faccia a faccia con chi lo ha poi ucciso. Il corpo senza vita di de Angelis è stato ritrovato da alcuni passanti che hanno allertato le forze dell’ordine.

L’omicidio di de Angelis è la conferma di una guerra in atto nel quartiere Soccavo. Forse potrebbe essere stato ucciso per vendetta dopo l’agguato contro Antonio Ernano, 44 anni, cognato del boss Alfredo Vigilia detto ‘o niro, che era in auto con la moglie in vico Paradisiello ed è stato vittima di un raid in cui sono stati sparati molti colpi di pistola, solo uno, che lo ha colpito a un gluteo, andato a segno.

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