Napoli. Prosegue la caccia all’uomo ma intanto c’è un possibile colpo di scena nelle indagini sul delitto di Chiaia. Su uno dei due coltelli trovati a poca distanza dal corpo dell’ingegner Vittorio Materazzo non c’è traccia del DNA del fratello Luca, accusato dell’omicidio ed attualmente irreperibile.
Lo ha reso noto l’avvocato Gaetano Inserra, suo legale, in una conferenza stampa. Il professionista è stato ucciso a coltellate nelle scorse settimane dinanzi alla sua abitazione a Napoli. Il legale, assistito da due consulenti scientifici ha contestato i risultati delle indagini e si è detto certo della innocenza del suo assistito. Sarebbe spuntato infatti un terzo Dna sui reperti analizzati. Dubbi anche sul dna trovato sullo slip recuperato tra gli indumenti lasciati nei pressi della scena del crimine. E poi il particolare inquietante: qualcuno – come riporta Il Mattino – potrebbe aver rovistato tra i panni sporchi di Luca e in camera da letto dove il letto appariva spostato, dettaglio che Luca ha percepito e che ha determinato anche un sopralluogo da parte della polizia scientifica. La casa di Luca era quella del nonno, tutti in famiglia avevano le chiavi.