Omicidio Melito, affiliato degli Amato Pagano trucidato in un bar sotto gli occhi di bambini e clienti. Video

Cioccolattini, calze e dolciumi. Palazzine, bambini dappertutto e un bar nascosto in un angolo. Questo lo scenario del brutale omicidio di questo pomeriggio. Sotto i colpi dei sicari Luigi Di Rupo, 24 anni appena, di Mugnano.

Il ragazzo è stato colpito da una scarica di proiettili dopo essere stato inseguito a quanto pare da quattro persone a bordo di due motorini all’interno del quartiere popolare di Melito. Ed erano anni che non si sparava nel Comune a Nord di Napoli, protagonista negli anni passati della sanguinosa guerra di camorra degli scissionisti.

Di Rupo già un anno fa era stato arrestato perché parte integrante di un summit di camorra svoltosi a Napoli tra i clan di Scampia e Secondiglano. In quell’incontro criminale c’erano diversi gregari e boss che quando videro i poliziotti cominciarono a gettare le armi dalle finestre e dai balconi. Ma non servì a nulla. Le forze dell’ordine le recuperarono tutte incriminandoli poi di fatto.

Di Rupo ritenuto legato al clan degli Amato – Pagano aveva già una storia criminale di un certo rilievo. Sul posto, disperati sono poi giunti familiari mentre diversi bambini sono rimasti lì a guardare un lenzuolo bianco steso sull’ingresso del bar. Per fortuna il corpo riverso al suolo, faccia a terra, non era visibile. All’esterno solo i segnali di una fuga precipitosa. Ma i killer non gli hanno lasciato scampo, trucidandolo con diversi proiettili che lo hanno colpito al volto, all’addome e al fianco.

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