Cristoforo Aghilar ha confessato di aver ucciso a coltellate Filomena Bruno nel corso dell’udienza di convalida del fermo che si è tenuta questa mattina in carcere davanti al Gip del Tribunale di Foggia, Domenico Zeno. La difesa dell’indagato ha chiesto l’esclusione della premeditazione.
Omicidio Orta Nova, per la difesa non c’è premeditazione
“Quello che ha fatto è gravissimo – ha detto il difensore, Francesco De Sanctis -. Aghilar è più volte scoppiato a piangere. Ha ribadito che non aveva alcuna intenzione di ucciderla”.
Secondo il legale, l’unico intento dell’uomo quando si è recato a casa della vittima era quello di avere notizie della ex fidanzata con cui aveva convissuto per circa un mese in Germania.
La ricostruzione dell’avvocato di Aghilar
“Ha sentito la vittima urlare e a quel punto – ricostruisce l’avvocato – ha trovato in casa un coltello da sub con il quale ha colpito a morte Filomena Bruno”. Stando alla versione della difesa, Aghilar è evaso dai domiciliari ed è andato in Germania. Dopodiché è tornato in paese sabato sera e dopo avere minacciato con una pistola la vittima, ha vagato nei campi.
Lunedì scorso è poi andato a casa della ex suocera e l’ha uccisa tornando a vagare nelle campagne della zona fino a che il giorno successivo ha chiesto aiuto ad una sua zia che a sua volta ha avvertito la sorella di Aghilar. “Quest’ultima – precisa l’avvocato – ha contattato personalmente i carabinieri indicando loro il luogo in cui si trovava il fratello. I militari hanno poi fatto irruzione in casa e lo hanno arrestato”. La pistola che Aghilar aveva usato per minacciare la donna è stata subito dopo abbandonata in campagna e ritrovata dai carabinieri.