Omicidio Pamela, sparite viscere e cuore: la pista horror del rituale voodoo

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Sembra un film horror la vicenda di Pamela Mastropietro, la 18enne romana fatta a pezzi a Macerata. Come riferisce il Tempo, infatti, emerge dai primi esami anatomici un particolare agghiacciante: nei resti del corpo martoriato della ragazza mancano le viscere e non c’è neanche il cuore. Il sospetto, adesso, è che la giovane sia stata vittima di un rito voodoo.

Per qui inquirenti non è una concidenza: il rito voodoo diventa una delle piste battute nelle indagini per ricostruire il movente della morte della 18enne. L’autopsia potrebbe fare luce su una vicenda che assume contorni sempre più macabri. Per l’omicidio della ragazza è attualmente in stato di fermo Innocent Oseghale, 29 anni, spacciatore, nigeriano con permesso di soggiorno scaduto.

A incastrare l’uomo diversi particolari: anche se lui nega ogni addebito di reato, a casa sua sono stati trovati i vestiti sporchi di sangue di Pamela; in più, le telecamere di una farmacia di Macerata, lo scorso 30 gennaio, lo hanno ripreso mentre seguiva la 18enne (cosa che lui ha ammesso); a chiudere il cerchio degli indizi, infine, la testimonianza di un passante, che avrebbe visto Oseghale trasportare i trolley dove sono stati rinvenuti i resti della povera Pamela Mastropietro.

Coincidenze? Per gli inquirenti no. Anzi: gli investigatori sono adesso alla ricerca dei possibili complici del 29enne. Sono stati interrogati altri due nigeriani. Resta però da capire i motivi di questo agghiacciante omicidio: la ragazza, tossicodendente, e fuggita da una comunità di recupero, aveva acquistato in farmacia una siringa. E’ probabile che si sia rivolta al nigeriano per acquistare della droga. Poi c’è un buco: cosa è successo? I due hanno litigato? Lei ha avuto un’overdose? Oppure è finita davvero dentro la rete di un rituale voodoo? Dove è stata sezionata la ragazza? Domande per ora che non trovano risposta.

 

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