Omicidio in Campania, uccide il padre dopo un litigio con una coltellata al cuore

Svelato il mistero della morte del 65 ucraino trovato morto lo scorso 27 aprile nella sua abitazione a Sarno. I militari dell’arma, dopo le indagini, sono riusciti a ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Secondo gli inquirenti, il 41enne avrebbe accoltellato il padre per futili motivi, al culmine di una lite in famiglia, che si verificavano molto frequentemente.

I fatti

La sera dello scorso 27 aprile, come detto, il 65enne è stato trovato morto nella sua casa di via Lanzara, a Sarno, nella quale vive con i suoi due figli e la moglie: l’uomo è stato ucciso da una unica coltellata – l’autopsia ha poi stabilito che il fendente è stato sferrato al cuore.

Sul posto i carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore, che hanno poi condotto le indagini, e che hanno sin da subito fatto ricadere i propri sospetti sui due figli: la moglie, infatti, aveva riferito di una lite tra la vittima e i figli, al culmine della quale – questa l’ipotesi più accreditata dai militari dell’Arma, poi confermata dalle indagini svolte – uno dei due ha sferrato il fendente mortale contro il genitore.

Il fermo

L’emissione del decreto di fermo si basa sul pericolo di fuga del 41enne, già noto per precedenti di polizia di altra natura, irregolare sul territorio italiano e privo di attività lavorativa e di vincoli familiari stabili se non quelli della famiglia d’origine nel cui ambito si è consumato il delitto.

La famiglia stessa ha inoltre manifestato la volontà di recarsi nell’immediatezza in Ucraina con il pretesto di trasportare la salma, viaggio a cui, secondo la Procura, sarebbe seguito un verosimile non ritorno in Italia dell’indagato. Il 41enne, indagato per il reato di omicidio volontario pluriaggravato, è stato portato nel carcere di Salerno Fuorni in attesa dell’udienza di convalida del fermo.

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