Afragola. Stava aspettando la sua fidanzata a Piscinola, Daniele Stara, in via Vittorio Emanuele III, a bordo della sua Transalp, quando è stato raggiunto da un commando di camorra che gli ha esploso due pallottole contro. Una alla testa e una alla schiena. Per lui la morte è arrivata sul colpo. Steso a terra, sanguinante, ai piedi della sua moto.
Non aveva preso nessuna preucazione. Non si aspettava di essere colpito. Era tranquillo ieri alle 21 e 35. Alle cronache giudiziarie, Stara era noto solo per precedenti per droga. Ma a questo punto, viste le modalità d’esecuzione dell’omicidio, non si esclude che a decretare la sua morte sia stata la camorra. Lui era originario di Salicelle, quartiere periferico di Afragola. Probabile che sia stato coinvolto nella faida che nel quartiere vede fronteggiarsi i nuovi camorristi, guidati dai Barbato-Bizzarro, e il Luongo, affiliati al clan Moccia.
Dettagli interessanti emergono anche dal profilo Facebook di Daniele Stara. Tra le immagini profilo appare Tony Montana in Scarface. Poi l’immagine di una Lamborghini con una tigre. Un’altra a mare con gli amici,in piscina, dove esibisce un tatuaggio. Tantissime foto anche con la ragazza, a bordo della sua amata Transalp. Poi uno scatto, altrettanto inquietante: una foto che riprende il tachimetro elettronico di un’auto mentre raggiunge i 237 km/h. Un’altra che sbeffeggia i carabinieri (“Come sai farmi battere tu il cuore non lo sa fare nessuno”).
L’immagine social del ragazzo non è molto diversa da tante di quelli provenienti dall’ambiente della criminalità locale. Ragazzi di vent’anni o poco più che sognano di fare i boss e di contare pacchetti di dollari come Al Pacino in Scarface. Sogni che finiscono spesso nel sangue.
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