Eh sì, proprio il più brutto dei finali. Sembrava fatta, era l’ultimo minuto dopo un salvataggio sulla linea. E invece un tiro da fuori ha eliminato gli azzurrini. Capitan Palmiero e compagni hanno tenuto testa ad una squadra storica e virtuosa, che è avanti anni luce rispetto alle giovanili italiane e anche rispetto alla giovanissima compagine napoletana che, come è ben noto, gioca con ragazzi di età inferiori rispetto alle proprie avversarie. Saurini firma d’autore, bravo a far crescere un bel gruppo, unito, come se fossero dei nostri amici, dei nostri fratelli. Chi ha potuto vedere la partita forse ha fatto un po’ sue le lacrime di Umberto Scalese, il portiere, capace di mantenere a galla la squadra con autorità e carattere da leader. Così come ha fatto un po’ sua l’esultanza di Igor Lasicki, polacco trapiantato sotto al Vesuvio, che segna di testa dopo un calcio d’angolo. Buono anche l’arbitraggio, che ha saputo tenere a bada l’ira delle giovani merengues che, alla luce di un pronostico stracciato, stavano, e alcuni hanno, perso la calma già da pochi istanti dopo il pareggio del Napoli.
Se da un lato il Napoli ha saputo rincorrere e coprire è chiaro che la più forte e preparata squadra del Real Madrid ha giocato di tecnica e di nervi. Chiaro, la difesa azzurra ha fatto davvero bene il proprio lavoro, tant’è che solo all’ultimo minuto, dopo una clamorosa carambola in area di rigore, è stata immeritatamente perforata. Dall’altro lato, come si suol dire, serve per esperienza: la giovane squadra di Saurini saprà certamente far tesoro di questa beffa cosicché da domani sapranno essere più lucidi e agonisticamente cattivi fino alla fine.
Complimenti Azzurrini, mai domi, battuti ma non sconfitti!