NAPOLI – Gli agenti della sottosezione autostradale della Polizia Stradale di Fuorigrotta e del Distaccamento di Nola, grazie al coordinamento della Sezione della Polizia Stradale di Napoli hanno denunciato, in stato di libertà, un 34enne vesuviano,operaio di una ditta di trasporti dell’hinterland napoletano, perché responsabile dei reati, in concorso, di indebito utilizzo e ricettazione, nonchè possesso di coltello a serramanico.
I poliziotti, a seguito della denuncia di furto di una scheda carburante, abbinata ad un autocarro in viaggio per un trasporto al nord Italia, in maniera certosina, hanno svolto delle indagini di polizia giudiziaria riuscendo a ricostruire quale arcana verità si nascondesse dietro quell’anomalo furto.
L’aver utilizzato quella scheda, ancor prima che ne fosse denunciato il furto, presso un distributore di carburante in tangenziale, ha consentito agli agenti di identificare il possessore.
Il 34enne, assunto con mansioni di autista, aveva omesso di dichiarare di avere la patente sospesa, situazione che è stata portata alla luce grazie ad un controllo della Polizia Stradale, nel corso di un trasporto nazionale nello scorso mese di febbraio.
Il titolare della ditta, nonostante tutto, pur di non licenziarlo, avendo capito le esigenze personali, dettate dalla necessità di un salario che gli consentisse di assolvere agli obblighi familiari, aveva cambiato il contratto di lavoro da autista ad operaio.
L’ingrato dipendente, avendo contratto vari debiti, si era impossessato della scheda, effettuando così, nell’arco temporale di una decina di giorni, transazioni per l’acquisto di carburante per l’importo di oltre 5.000€.
Nello specifico, in una sola giornata e nell’arco temporale di un minuto, erano state effettuate due operazioni per l’importo di 510,00€. Nella circostanza, l’ingrato operaio dietro compenso, a titolo di una regalia, di €.10,00 al benzinaio di turno, aveva simulato l’erogazione di carburante, ricevendo in cambio la corrispettiva somma in denaro, utilizzando la scheda come se fosse una carta di credito.
La minuziosa attività svolta dagli agenti della Polizia Stradale è riuscita, in tempi brevissimi, a cristallizzare il diabolico piano del 34enne, accertandone le responsabilità