Si sono celebrati questo pomeriggio a Giugliano i funerali di Antonio Russo, l’operaio edile di 63 anni tragicamente scomparso in un incidente sul lavoro nel cantiere della metro Linea 1 il 22 maggio scorso.
La cerimonia, celebrata nella Chiesa Collegiale di Santa Sofia, è stata caratterizzata da momenti di profonda emozione e riflessione, con la partecipazione di numerosi membri della comunità, colleghi di lavoro, amici e familiari.
L’omelia durante i funerali di Antonio Russo
Durante l’omelia, Mons. Angelo Parisi, insieme a don Luigi Maisto e don Francesco Riccio, ha espresso parole toccanti, riconoscendo il duro lavoro e la dedizione di Russo: “Finalmente, il tuo corpo può riposare in pace. Abbiamo dovuto aspettare 15 giorni per riavere la salma. La tanta solidarietà dimostra che Antonio ha meritato tanto bene. Quando si semina il bene, le persone sanno ricambiare. Con il suo lavoro ed il suo comportamento, si portava la sofferenza nel cuore per la dipartita della cara moglie. Poi 15 giorni fa ha iniziato un cammino gioioso verso il cielo”.
“Dio – ha continuato Don Angelo – trasforma il dolore in gioia quando siamo rapportati con la nostra fede. Quando non riusciamo a darci una risposta, è meglio non domandare a Dio il perché. Ora dobbiamo solo pregare per lui perché crediamo nel sacrifico di Gesù. Ora siamo convinti che Antonio si trova in un posto migliore. Ha vissuto bene la sua vita, lavorando tanto. Ed ora gli spetta il premio nel regno dei cieli. La nostra vita deve essere un inno alla carità. Facciamo del bene perché un giorno a tutti sarà presentato il conto. Diamo l’esempio come Antonio. Ai figli chiedo fatene tesoro e camminate a testa alta. E tanta gente oggi in chiesa ne è la testimonianza.”
Le indagini sulla morte e la richiesta di giustizia di sindacati e famiglia
Il giorno prima dei funerali, la figlia di Russo aveva partecipato a un incontro presso la Filca Cisl, dove il segretario generale nazionale Enzo Pelle e Massimo Sannino, responsabile Filca Napoli, avevano espresso le loro condoglianze, sottolineando l’importanza della sicurezza sul lavoro e il rispetto dei diritti dei lavoratori. Tutte le sigle sindacali erano presenti al funerale.
Antonio, prossimo alla pensione, si trovava all’interno della galleria di collegamento tra Capodichino e Poggioreale, cantiere gestito in subappalto dalla società Sinergo, per conto di Metropolitana di Napoli.
L’incidente, causato secondo quanto ricostruito dal deragliamento di un carrello trasportatore, ha provocato il ferimento di altri tre colleghi.
Nel frattempo, le indagini sull’incidente procedono. Sono quattro le persone indagate. Dovranno rispondere, a vario titolo, di omicidio colposo. A difendere gli interessi della famiglia Russo che chiede giustizia in memoria di Antonio e a difesa di tutti gli operai che rischiano in condizioni di lavoro poco sicure c’è l’avvocato Luigi Poziello.