Nuova operazione contro il cosiddetto “pezzotto” per guardare la pay tv. Una serie di perquisizioni sono state effettuate in un’inchiesta della Procura di Milano, condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, contro la pirateria audiovisiva tramite IPTV (Internet protocol televison).
IPTV, IL SERVER IN CAMPANIA
Sono venti gli indagati per violazione della legge sul diritto d’autore e in Campania, in particolare, è stato individuato l’amministratore di una struttura denominata Cybergroup, molto nota nel mondo della pirateria per la diffusione illegale dei palinsesti delle pay TV.
Il blitz è il seguito di un’altra operazione del 2020. Oggi quindi è stato inibito l’accesso a piattaforme usate da oltre 500mila utenti. Il costo era di 10 euro al mese per vedere Sky, Dazn, Netflix e altre pay tv online.
Da quanto si apprende, il personaggio centrale dell’indagine, l’amministratore del servere CyberGroup, non solo avrebbe gestito il network, ribattezzato prima ‘the net’ (da qui il nome dell’operazione di oggi) e poi ‘the moon’, ma anche altre centrali di contenuti piratati, svolgendo, come è stato chiarito, un ruolo da “ras” nel settore illegale. I clienti, come era già emerso nel corso del primo blitz del settembre del 2020, rischiano sanzioni per aver usufruito dei contenuti delle pay tv in modo illecito.