Arrestati 40 latitanti, maxi sequestri di armi e droga: tutte le operazioni dei Carabinieri

Nel 2021 le persone arrestate sono state 3280, quelle denunciate 14.210. Durante le pattuglie per il controllo del territorio o nel corso di servizi ad “Alto Impatto”, il cui nome è evocativo del numero di militari impiegati e della capillarità delle verifiche effettuate anche con i reparti speciali dell’arma, sono state identificate 535.351 persone e controllati 290.671 veicoli .

Inferti duri colpi alla criminalità organizzata con diversi affiliati finiti in manette. Dall’inizio dell’anno sono stati arrestati 40 latitanti o catturandi. Importanti i 2 arresti avvenuti a marzo scorso e qualche giorno fa dei latitanti Vincenzo Ciriello e Gaetano Guarino.

Il primo è stato scovato in Francia, nella città di Avignone mentre l’altro in Tunisia. Entrambi erano inseriti dal Ministero dell’Interno nell’elenco dei latitanti pericolosi e sono stati trovati grazie al grande impegno profuso dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli come sempre coordinati dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia.

Napoli, l’attività dei carabinieri nel 2021

Tra le operazioni più importanti e recenti sicuramente quella dell’aprile scorso che ha
consentito di colpire duramente gli appartenenti del clan Sibillo (sodalizio denominato, in
gergo cinematografico, “Paranza dei Bambini”) operante nel centro storico di Napoli. 21 le persone arrestate dai Carabinieri della Compagnia Napoli Centro in esecuzione di
un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta
della locale Direzione Distrettuale Antimafia per associazione di tipo mafioso, “estorsione”, “ricettazione”, “spaccio di sostanze stupefacenti”, “detenzione e porto abusivo di armi da fuoco” e “sfruttamento della prostituzione”, aggravati dalle “finalità mafiose”.

In quella stessa circostanza il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli ha eseguito un decreto di sequestro, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, con contestuale rimozione di un “altarino celebrativo” abusivamente edificato in onore del promotore del sodalizio Emanuele SIBILLO, deceduto in un agguato di stampo camorristico nel 2015. Nell’edicola votiva anche un busto in gesso con le sembianze del giovane “Es17”.

E proprio quel busto il 9 dicembre scorso – negli uffici della Procura della Repubblica di Napoli alla presenza del Procuratore Capo Dott. Giovanni Melillo e del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Napoli Gen. Enrico Scandone – è stato consegnato al Museo Criminologico di Roma. Iniziativa assunta in un’ottica che vede le istituzioni in prima linea nel muovere le coscienze della popolazione.

A Torre Annunziata sono stati molteplici i colpi inferti alla criminalità organizzata da parte
dei militari del gruppo della città oplontina. Importanti i 19 arresti del 30 novembre scorso che hanno interessato i clan camorristici Gionta e IV sistema.

Enorme, invece, lo screening realizzato per scovare i “furbetti” del reddito di
cittadinanza. I Carabinieri del Comando Provinciale hanno effettuato in tutta Napoli e
Provincia una campagna di controllo e verifica sulla legittimità della percezione del reddito di cittadinanza che ha visto impegnati tutti i reparti territoriali, del Comando Carabinieri Ispettorato del Lavoro con la collaborazione dell’I.N.P.S..

Scoperti 2441 persone che percepivano indebitamente il beneficio per una truffa ai danni dello Stato di oltre 5 milioni di euro.

Aggrediti poi i patrimoni illecitamente accumulati: quest’anno sono stati sequestrati beni
per un valore complessivo pari a 24 milioni 724mila euro.

Nella lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti sono stati sequestrati oltre 6mila chili di hashish, 300 di cocaina, 30 chili di eroina, più di 4mila piante di cannabis oltre a più di mille chili di marijuana.

Rinvenute e sequestrate 400 armi tra bombe da mortai, mitragliatrici, fucili e pistole oltre a 16350 detonatori e centinaia di armi bianche.

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