Ora “si deve” fare la differenza nella lotta alla camorra

Come ogni settimana, il pensiero della domenica.
Oggi parlo di un tema difficile e spinoso.

ORA “SI DEVE” FARE LA DIFFERENZA.

L’ultima campagna elettorale è stata una delle peggiori di sempre. “C’era da sconfiggere il mostro” ha detto Arianna Organo con il solito acume.

Per settimane si è parlato della camorra. Da un lato e dall’altro ci sono state accuse reciproche. La camorra di qua, la camorra di là. La legalità è diventata la parola d’ordine di molti politici giuglianesi.

Si è puntato anche il dito contro la stampa accusandola di ogni male. Si sono usati post su facebook come macigni.

Questa settimana sono successe due cose importantissime: abbiamo un consiglio comunale e abbiamo celebrato i 40 anni dalla morte di Mena Morlando.

Libera, con il sostegno del consigliere Cacciapuoti, ha organizzato un bel convegno, una pianta e una targa in Piazza Gramsci. Tutte iniziative lodevoli.

Ora spetta anche alla politica fare la sua parte: Giugliano ha intitolato a Mena l’aula consiliare. Ed è lì che Mena dovrebbe essere ricordata con una discussione franca e schietta sulla camorra a Giugliano.

A breve ci sarà la prima seduta di consiglio comunale. Un segnale vero di cambiamento sarebbe dedicarla tutta a parlare concretamente di come si combatte la camorra a Giugliano. Di cosa il Comune può fare, di quali impegni può prendere con i cittadini.

Sarebbe il più bell’inizio di consiliatura mai visto ed in un colpo solo darebbe un senso a tante parole dette. È ora che si deve fare la dieta, pardon, la differenza. Domani già è tardi.

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