Sta per ritornare l’ora solare. Questo weekend infatti bisognerà spostare le lancette dell’orologio: è questo il segno che stiamo per piombare nel pieno dell’inverno. I nostri orologi andranno indietro di un’ora alle 3 della notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre. Dormiremo un’ora in più, ma diventerà buio più presto.
Ora solare, quando spostare le lancette
Il passaggio non è privo di effetti sul nostro organismo e può provocare qualche disturbo. Chi soffre particolarmente per questa sorta di jet lag sarà contento del fatto che il Parlamento europeo nel marzo scorso ha votato a favore dell’abolizione del cambio orario stagionale. L’ora solare resterà in vigore fino al 29 marzo 2020, poi, nel corso dell’anno successivo, tutto dipenderà dalla decisione di ciascun Stato membro dell’Ue.
Secondo quanto stabilito dal Parlamento europeo, i Paesi che decidono di mantenere l’ora legale dovrebbero regolare gli orologi per l’ultima volta l’ultima domenica di marzo 2021. Quelli che invece preferiscono mantenere l’ora solare dovrebbero spostare gli orologi per l’ultima volta l’ultima domenica di ottobre 2021.
La proposta di abolizione
Tra luglio e agosto 2018 era stata avanzata la proposta di abolizione del cambio dell’ora, fortemente voluta dai paesi del Nord Europa, con il lancio di un sondaggio nel quale veniva chiesto ai cittadini dell’UE se volessero o meno tenersi l’ora legale. A tale quesito risposero più di 4,6 milioni di persone. Il risultato fu che l’84% chiedeva che il cambio dell’ora venisse abolito, mantenendo solo l’orario naturale e quindi l’ora solare. Il motivo della richiesta risiede nel fatto che mentre in paesi come la Spagna o l’Italia l’ora legale allunga effettivamente le giornate, al Nord, dove le giornate sono più estese, tale effetto non produce alcun beneficio.
I malesseri
In effetti lo spostamento delle lancette dell’orologio può creare qualche difficoltà, soprattutto nei soggetti più sensibili. Potrebbe infatti insorgere qualche problema di adattamento. I sintomi e i malesseri più comuni causati dal cambio sono stanchezza, irritabilità, perdita di concentrazione e produttività sul lavoro, nausea e inappetenza.