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Pagani, prof tenta di violentarlo: 18enne per vendetta lo sequestra e lo rapina

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Avrebbe provato a circuire un suo studente in cambio di denaro e altri regali. A distanza di anni, l’ex alunno, ormai maggiorenne, si sarebbe vendicato sequestrando e rapinando il docente. E’ l’incredibile storia che arriva da Pagani, in provincia di Salerno. A finire ai domiciliari un 18enne e un 13enne bloccati da un carabiniere.

Pagani, tenta di violentare un suo studente: lui dopo anni si vendica e lo rapina

Il professore, 83 anni, oggi in pensione, è sotto processo per tentata violenza sessuale. Secondo la denuncia sporta dopo l’episodio, la sua presunta vittima, un ex studente oggi 18enne, ieri avrebbe fatto irruzione insieme a un complice di 13 anni nell’ufficio in uso all’insegnante chiudendo la porta a chiave. Avrebbe quindi preteso la consegna di 5mila euro minacciando l’anziano con una pistola giocattolo puntata alla tempia e poi al mento.

La vittima, però, è riuscita a consegnare soltanto 90 euro presenti nel portafoglio. A salvare l’uomo un imprevisto: uscito all’esterno di casa per salutare un nipote venuto a fargli visita, dopo l’ok dei due sequestratori che non volevano destare sospetti, l’83enne è riuscito a mimare a un carabiniere di passaggio il segno della pistola per fargli capire che fosse in pericolo. A quel punto il militare si è avvicinato al locale bloccando i due giovanissimi e facendosi consegnare pistola e due bastoni.

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L’altra versione

Diversa è la versione fornita dal 18enne davanti al Gip. Durante l’interrogatorio, infatti, il ragazzo – assistito dal legale Maria Grazia Cafisi – non solo ha negato la rapina ma – come spiega Il Mattino – ha spiegato che si era recato dall’uomo solo per conoscere il motivo della sua assenza all’udienza valida per il processo, dove risulta imputato per presunti abusi. Ha poi negato le minacce e la pretesa dei soldi. Anzi, ha sostenuto che il contante sarebbe stato consegnato volontariamente dall’anziano per “farsi perdonare”.

Tuttavia la versione fornita dal 18enne è stata ritenuta contraddittoria dal giudice. Sia il 18enne che il 13enne avevano infatti il volto coperto da passamontagna e avevano, oltre a una pistola giocattolo, anche un coltello e due bastoni. Le intenzioni criminose della giovane coppia sono apparse evidenti sin da subito. Di conseguenza il Già ha confermato i domiciliari per il ragazzo, mentre del 13enne se ne occuperà la Procura dei minori di Salerno.

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