Paola Caruso è diventata mamma. Sabato 2 Marzo la ex Bonas di ‘Avanti un altro’ ha dato alla luce il piccolo Michele, concepito durante la relazione con Francesco Caserta.
Paola Caruso presenta il piccolo Michele
La Caruso ha pubblicato sulla sua pagina Instagram una foto tenerissima che la vede tenere tra le braccia, con il viso attaccato al suo il piccolo Michele. Lo scatto è stato accompagnato da una dolcissima dedica: “Nel momento in cui sei nato ci siamo guardati e ci siamo innamorati per sempre… ora la mia vita ha un senso… Buona vita figlio mio”. Grande assente al momento del parto è stato proprio il padre, Francesco Caserta.
Francesco Caserta assente al parto
In clinica il padre del bambino non si è presentato. Paola, infatti, è stata lasciata dal compagno subito dopo aver appreso di essere incinta. Pare che questa fosse l’ultima possibilità che la showgirl era disposta a dare al padre biologico . Una battaglia, anche mediatica, che non accenna a placarsi. Paola aveva scoperto di essere in dolce attesa mentre era impegnata nell’adventure game di Rai2 Pechino Express.
Paola Caruso chiede il test del DNA
“Sono io stessa che chiederò il DNA del mio bambino perché io sono sicura, troppo sicura di mio figlio e del fatto che è suo figlio. Non è lui che me lo richiede, sono io stessa che quando nascerà il bambino farò il DNA per prima” aveva annunciato a ‘Domenica Live’ qualche settimana fa. La Caruso, nel salotto di Barbara D’Urso, aveva puntualizzato alcune cose, come il fatto che l’altro bambino di cui Caserta sarebbe già padre sta bene perché viene curato dalla famiglia della madre e non dal giovane padre in persona che non avrebbe riconosciuto il piccolo. Infine la Caruso ha replicato alle ipotesi di replica di Caserta che ha sempre sostenuto di non essere il padre del bimbo portato in grembo dalla showgirl: “Quello è darmi della poco di buono […] Tu un padre non lo sei, ma non sei nemmeno un uomo […]” replica Paola “Io porto in grembo tuo figlio. Io da otto mesi subisco mobbing da parte di suoi quattro, cinque amici […] Lui lo sa che è suo figlio, l’abbiamo voluto insieme questo bambino, ho i messaggi dove mi diceva: ‘Non lo dovevi chiamare Michele, ma Giovanni come mio padre”.