Papa Francesco scrive ad Alex Zanardi: “Esempio di ripartenza”, la commovente lettera di Papa Francesco

Papa Francesco scrive ad Alex Zanardi.Carissimo Alessandro, la sua storia è un esempio di come riuscire a ripartire dopo uno stop improvviso. Attraverso lo sport ha insegnato a vivere la vita da protagonista, facendo della disabilità una lezione di umanità”.

Papa Francesco scrive a Zanardi una commovente lettera

Inizia con queste parole la lettera che il pontefice ha scritto a Zanardi, il campione che lotta per la vita in un ospedale di Siena dopo il grave incidente di venerdì scorso con la sua handbike. Il Santo Padre ha mandato il messaggio attraverso la Gazzetta dello Sport che ieri ha ospitato anche l’intervento di don Marco Pozza, amico di Zanardi.

Insieme hanno corso le maratone di New York, Venezia e Padova. “Alex piace a Francesco perché è molto vicino al senso del suo pontificato, perché ha trasformato la disabilità in una grande lezione di umanità – spiega don Marco Pozza alla Gazzetta dello Sport -.

E il Papa cerca sempre di restituire autostima a chi è in difficoltà, a chi si sente ai margini. Perché il vero disabile è chi non ha stima di se'”. “Grazie per aver dato forza a chi l’aveva perduta. In questo momento tanto doloroso le sono vicino, prego per lei e la sua famiglia. Che il Signore la benedica e la Madonna la custodisca. Fraternamente”, la conclusione del messaggio di Papa Bergoglio ad Alex Zanardi.

L’incidente di Zanardi: gravissimo dopo lo scontro con un autoarticolato

L’ex pilota di Formula 1 è rimasto gravemente ferito in provincia di Siena durante una delle tappe della staffetta di Obiettivo Tricolore. L’handbike avrebbe sbandato, prima di urtare contro la fiancata dell’autoarticolato. A quel punto si sarebbe sfilato il casco e l’ex pilota avrebbe battuto la testa contro un triangolo metallico posto sul parafango dell’autoarticolato. Sarebbe volato a terra, battendo la testa sull’asfalto. Così si sarebbe procurato quei traumi cranici che adesso lo costringono a lottare per la vita. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori il mezzo pesante procedeva correttamente nel suo senso di marcia e non andava a velocità sostenuta.

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