Giugliano. Lo scorso 2 maggio, la III commissione consiliare, unitamente all’assessore alla fascia costiera, nell’adempimento delle proprie funzioni, ha effettuato un sopralluogo presso il Parco Archeologico di Liternum, fiore all’occhiello del territorio nazionale per valore artistico, storico e culturale. Purtroppo la Commissione, fin dall’ingresso ha riscontrato abbandono, degrado e incuria che negli anni hanno compromesso il valore del bene, sottraendone anche l’importante funzione sociale di spazio pubblico. Percorrendo i sentieri, si ammirano le condizioni precarie degli scavi, vegetazione che ha assunto dimensioni spropositate, illuminazione mancante per vandalizzazione degli impianti e correlati pali e pozzetti.
Le bellissime insenature naturali del Lago sono servite da pontili, pedane, steccati e gazebo in legno, testimonianza degli ultimi e ormai remoti interventi di riqualificazione previsti per l’area, ormai divelti dal tempo ed in decadimento. La stessa situazione riversa in tutto il percorso, impedendo a tratti, addirittura, il passaggio pedonale. Oltre i segni dell’incuria che hanno compromesso struttura, servizi e vegetazione, non risparmiando neanche i servizi igienici, la commissione ha riscontrato paradossi e abusi, testimoniati da residui di potatura e scerbatura depositati e incendiati che sembrano non essere compatibili con la vegetazione stessa del parco e presumibilmente introdotti dall’esterno.
Sulla foce, in area di riserva naturale, si nota una struttura fissata al suolo per attività di pesca che lascia presumere venga esercitata nonostante i vincoli cui è soggetta l’area, lo stesso è ipotizzabile dalla presenza di barche ospitanti attrezzature di vario genere. Il vero paradosso, però, è rappresentato dalla presenza di costruzioni abusive all’interno del Parco e dai servizi che vi arrivano, situazione più volte ripresa dalla Soprintendenza che rileva addirittura attività di tipo ordinario e domestico, presenza di animali e orto adiacente all’abitazione in un caso, condizioni meno agiate e di peggiore decoro nell’altro.
Le sollecitazioni della Soprintendenza sono state acquisite dalla Commissione al fine di ricostruire i fatti che hanno portato all’attuale stato delle cose e cercare di intervenire chiedendo una conferenza di servizi per definire le competenze a vario titolo e livello, seguire lo stato di avanzamento degli iter amministrativi che mirino alla riqualificazione ed alla restituzione del bene alla città e soprattutto per essere da stimolo per tutti gli organi e gli enti coinvolti.
La Commissione ha già richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per eseguire accertamenti su quanto rilevato ed opportunamente relazionato; l’intervento degli uffici comunali preposti, per stilare un primo e provvisorio studio dei costi che permetterebbero quanto meno di rendere la struttura agibile e consentirne un primo accesso alla città.
Comunicato stampa III Commissione Consiliare