Parco Verde di Caivano, in fiamme due pulmini di un’associazione per bambini

Incendiati stanotte due autoveicoli al Parco Verde di Caivano: si tratta di uno scuolabus ed un furgone, donati in passato all’associazione “Un’Infanzia da Vivere”, Onlus che da anni è presente sul territoro e si occupa di attività ricreative e sportive, nonché di corsi di cucina destinati ai bambini del quartiere.

Incendiati due autoveicoli al Parco Verde

I fatti si sono verificati questa notte presso il Parco Verde di Caivano: due autoveicoli sono stati dati alle fiamme da ignoti. La scoperta è avvenuta questa mattina da parte dei residenti in zona.

Secondo i primi accertamenti, l’incendio sarebbe doloso: tuttavia, al momento gli inquirenti stanno considerando tutte le ipotesi plausibili. A subirne le conseguenze, è l’associazione “Un’Infanzia da Vivere”, onus attiva a Caivano per promuovere attività per i bambini, in modo da salvaguardarli dalla strada.

Il post dell’associazione “Un’Infanzia da Vivere”

Sui pagina Facebook “Un’Infanzia da Vivere”, di Bruno Mazza, è apparso stato pubblicato il seguente post: “Stamattina, la camorra al Parco Verde ha incendiato i furgoni dell associazione che utilizzavano per portare i bambini fuori dalla Merda di quella camorra del Parco Verde”. Un messaggio molto forte e chiaro, diretto contro la camorra che viene considerata l’artefice di quanto accaduto.

Il messaggio di Don Patriciello

Commento espresso in merito all’incendio anche da parte di Don Maurizio Patriciello, della Parrocchia San Paolo Apostolo del Parco Verde di Caivano. Il parroco ha così scritto su Facebook: “Parco Verde. Caivano. Questa notte hanno dato alle fiamme il pulmino di un’associazione presente sul territorio. Il linguaggio è sempre lo stesso. Intimidire. Impaurire. Terrorizzare. Uccidere”.

Parco Verde ancora sotto i riflettori

Si continua ancora a parlare di problemi all’interno del Parco Verde: questa volta, ad essere presa di mira è stata un’associazione attiva sul territorio per combattere la Camorra. Un altro episodio dopo il brutale omicidio di Antonio Natale, avvenuto nei giorni scorsi: il giovane 22enne era inizialmente scomparso per poi essere ritrovato senza vita nei pressi del campo rom.

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