L’impero di Messina Denaro e il suo patrimonio segreto: così è diventato milionario

Matteo Messina Denaro amava il lusso e negli ultimi 30 anni aveva accumulato un vero e proprio tesoro, quantificabile in miliardi di euro. Il superboss, catturato lo scorso 15 gennaio, mentre era in attesa di un tampone per delle visite mediche, vantava un patrimonio milionario che al momento risulta difficile da quantificare anche dalle forze dell’ordine: viaggi, auto, abiti di lusso, ville, imprese e società di ogni genere. Secondo una stima, fatta per difetto, il tesoro di Messina Denaro si aggirerebbe intorno ai 5 miliardi di euro.

Il patrimonio di Matteo Messina Denaro

Il 60enne non sembrava fatto per la vita dei suoi predecessori come Riina e Provenzano, trovati e catturati in casolari isolati in campagna in una vita quasi di clausura. Il super boss si spostava molto, in tutta la Sicilia ma anche nel resto d’Italia e all’estero, a dimostrazione dei grandi mezzi economici e soprattutto di una vasta rete di fiancheggiatori.

Villaggi Valtur, supermercati Despar e droga

Parte dei guadagni del superboss sono stati gli investimenti nelle fonti rinnovabili, in particolare l’eolico, settore «curato» per il boss dall’imprenditore trapanese Vito Nicastri, l’ex elettricista di Alcamo e pioniere del green in Sicilia, che per anni avrebbe tenuto le chiavi della cassaforte del capomafia. Poi l’edilizia e la grande distribuzione, attraverso la ‘6 Gdò di Giuseppe Grigoli, il salumiere diventato in poco tempo il re dei Despar nell’isola al quale furono sequestrati beni – di proprietà del boss secondo i magistrati – per 700 milioni.

C’è poi il capitolo “turismo”: ci sarebbero stati i soldi del capomafia, secondo i pm, nell’ex Valtur, un colosso del valore di miliardi di proprietà di Carmelo Patti, l’ex muratore di Castelvetrano divenuto capitano d’azienda che, come Al Capone, finì nei guai per un’accusa di evasione fiscale. I tentacoli di Messina Denaro sarebbero arrivati anche in Venezuela, regno dei clan Cuntrera e Caruana che da Siculiana, paese dell’agrigentino, colonizzarono Canada e Sudamerica diventando monopolisti del narcotraffico.

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