Un protocollo d’intesa tra i comuni. Un patto per la sicurezza urbana e integrata in un’area ad altissima densità criminale e in cui risiedono poco più di 200 mila abitanti. Intorno al tavolo, che si è tenuto ieri al Comune di Marano e alla luce degli ultimi incontri promossi dalla prefettura di Napoli, si sono seduti i sindaci di Qualiano, Villaricca, Melito, Calvizzano, Qualiano, i commissari prefettizi di Mugnano e Quarto e, naturalmente, il padrone di casa Angelo Liccardo. Oggetto della discussione il varo di un patto per la sicurezza del territorio (i sindaci presenti ieri hanno già espresso la volontà di sottoscrivere il patto), da tempo insidiato da episodi di microcriminalità e da una camorra sempre più frammentata ma non per questo meno invasiva e pericolosa.
Compagnia dei carabinieri. In discussione anche le modalità di gestione della futura compagnia dei carabinieri di Marano, quella realizzata in via Salvatore Nuvoletta con i fondi europei e comunali (3 milioni e 200 mila euro) e destinata ad avere giurisdizione su molti comuni dell’area giuglianese. Chi si farà carico dei costi di manutenzione della struttura, visto che il comando provinciale dell’Arma ha già fatto sapere di non esser in grado di sostenere tali spese? L’sos è stato lanciato proprio ieri dal primo cittadino di Marano. “Abbiamo aperto una discussione che è finalizzata alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra gli enti del circondario – spiegano i promotori del summit interistituzionale – Il primo obiettivo è quello di unire le forze tra i comuni, per mettere in campo una serie di iniziative per la legalità e il miglioramento degli standard di sicurezza dei nostri territori. Un’area che si è vista privare di un importante presidio giudiziario: la sezione distaccata del tribunale di Napoli, destinata a confluire nel tribunale Napoli nord di Aversa. Come città abbiamo già profuso grandi sforzi – argomentano dal Comune di Marano – Abbiamo infatti finanziato la realizzazione di una nuova caserma dei carabinieri, i cui effetti positivi saranno tangibili anche per le altre comunità. E’ auspicabile che tutti abbiamo la nostra sensibilità e decidano di contribuire alle spese per la manutenzione della nuova struttura”.
La storia. L’iter per la realizzazione di un nuovo presidio di legalità sul territorio è partito nel lontano 2007, quando l’ex amministrazione Perrotta riuscì a strappare un impegno di massima all’allora prefetto di Napoli Alessandro Pansa. In un primo tempo era stata ventilata la possibilità di portare a Marano un commissariato di polizia. Poi, tramontata questa ipotesi, fu ratificato un accordo con il comando provinciale dei carabinieri.