Due raid in 24 ore a Scafati, nel salernitano. Ad essere preso di mira è stato un’altra volta un esercizio commerciale. Il fuoco ha infatti devastato la pescheria ristorante “Acqua e Sale”, locale a conduzione familiare divenuto negli anni un punto di riferimento per la gastronomia cittadina.
Le fiamme hanno prima distrutto la saracinesca, poi l’insegna del locale. Ad innescare l’incendio, con ogni probabilità, non è stata una bomba carta, bensì una molotov, tanto che un’auto parcheggiata nelle vicinanze è stata completamente distrutta dalle fiamme.
A dare l’allarme sono stati i Carabinieri della stazione di Angri che stavano effettuando dei controlli in zona. Sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco della stazione di Nocera Inferiore, che chiariranno la dinamica dell’incendio. L’ipotesi più accreditata è quella del racket, anche perché negli ultimi mesi la città è nella morsa della criminalità organizzata che sta attuando una vera e propria strategia del terrore contro chiunque provi ad opporre resistenza.