Già sindaco di Cardito per 2 volte. Alle scorse elezioni regionali è arrivato primo nella lista “Noi Campani” nella circoscrizione napoletana. Con un lungo passato nella Dc, Peppe Barra vanta un’antica amicizia con Clemente Mastella. Negli anni in molti hanno voluto vederlo finito. Qualcuno tuttora coltiva questo “sogno”. Oggi è il coordinatore provinciale a Napoli del movimento che guarda al centro.
Cominciamo dal caso più caldo di queste ore: la crisi infinita a Caivano. Noi Campani si è rifiutata di entrare in giunta perché il sindaco ha offerto un solo posto da assessore nonostante il partito esprima 4 consiglieri comunali. È solo una questione di numeri o c’è altro?
Siamo molto rammaricati. Non abbiamo capito il criterio politico col quale il sindaco ha fatto determinate scelte. Non è possibile essere trattati in questo modo. Ma del resto pongo una domanda di carattere generale: quale forza politica accetterebbe di far parte di una rosa per poi essere scartato? Di questi tempi è difficile individuare persone che dedichino tempo alla casa comunale. Alla base deve esserci passione e competenza. Ma al di là di tutto io accetterò qualsiasi decisione presa dai componenti di Noi Campani a Caivano. Sono deluso, oltre che dal sindaco, anche dalle forze politiche di maggioranza che prima incassano tutte le caselle politiche che rivendicano senza battere ciglio salvo poi vestire i panni dei mediatori. Il nostro unico interlocutore resta il sindaco Falco.
Se la scelta del sindaco resterà questa, quale sarà la posizione di Noi Campani?
Al momento noi dichiariamo appoggio esterno. Dunque nessuno scioglimento all’orizzonte anche se agli uomini e alle donne di Noi Campani sul territorio non fa paura questa ipotesi. E suggerisco al sindaco di non andare a trovarsi maggioranze diverse da quelle uscite dalle urne perché queste ricette non durano a lungo. Noi non accettiamo più mortificazioni di alcun tipo.
Il coordinatore provinciale Peppe Barra: “I ruoli in politica sono secondari rispetto all’impegno profuso”
Capitolo “Noi di Centro”. A Roma settimana scorsa Mastella ha presentato il nuovo movimento politico con l’obiettivo di riunire i moderati. Ci può spiegare meglio questo progetto?
La proposta politica lanciata a Roma sta crescendo giorno dopo centro. Io stesso sto registrando molte adesioni in provincia di Napoli. Ci rivolgiamo ai centristi come Italia Viva o Cambiamo ed altri segmenti civici sui territori. Ma lei tenga conto che dal patto del Nazareno in poi il bipolarismo è fallito. Da qui nasce l’esigenza di un contenitore di centro. Del resto non si capisce perché in quasi tutte le tornate elettorali emerge la necessità di presentare liste civiche. Segno evidente che molti non si riconoscono nei partiti attuali.
Sia sincero. Cosa c’è nel suo futuro politico? Vuol fare il coordinatore a vita?
Al momento sono concentratissimo alla lista a Città Metropolitana. Puntiamo ad ottenere due consiglieri in Assise. Saranno candidati diversi professionisti provenienti dall’area a nord di Napoli. Ma lei lo sa, io sono “sieropositivo” alla politica. I ruoli per me sono stati sempre secondari rispetto all’impegno politico.
A cura di Sossio Barra