Perché si adotta l’ora solare?

Questa notte, tra sabato 28 e domenica 29, è tornata l’ora solare. Le lancette dei nostri orologi e quelle dei dispositivi elettronici sono state spostate un’ora indietro. 

Con il cambio dall’ora legale all’ora solare il buio arriva un’ora prima, ma i mattinieri possono godere di un’ora in più di luce al mattino. L’ora solare resterà in vigore fino all’ultimo fine settimana di marzo 2024: l’ora legale tornerà nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo.

Perché esiste il passaggio dall’ora legale all’ora solare?

L’ora solare, che si adotta sempre in questo periodo dell’anno, quello autunnale, è considerata l’orario “naturale”, perché segna il passaggio del Sole al di sopra del meridiano locale (ecco perché si chiama “solare”). Questo orario corrisponde quindi al fuso orario di riferimento.

Il passaggio a un’ora indietro consente un risparmio energetico che secondo i dati di Terna, dal 2004 al 2020 è stato pari all’incirca a 10 miliardi di kWh di energia, equivalente a circa 1 miliardo e 720 milioni di euro.

L’ora legale invece venne adottata nel nostro Paese a partire dal 1966, con lo scopo di avere più luce naturale nel tardo pomeriggio, a discapito della mattina presto.

In queste giornate di cambio sono in tanti ad accusare malesseri, in particolare sono in tanti ad accusare uno squilibrio del ciclo sonno-veglia, che porta a sentirsi stanchi, e assonnati.

Per questo sono in tanti, ben 335mila gli italiani che chiedono lo stop al passaggio ora legale-ora solare e che hanno firmato la petizione online lanciata su Change.org. Sul fronte energetico, sottolinea la società che ha lanciato la petizione, “l’adozione dell’ora legale permanente tutto l’anno produrrebbe nel nostro paese minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh equivalenti, considerate le attuali tariffe della luce sul mercato tutelato, ed un risparmio in bolletta pari a 204 milioni di euro annui”.

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